Fiore: "Spero Palladino abbia tempo di lavorare, visto il modus operandi italiano con gli allenatori. La Fiorentina ha preso tanti gol e può guardare il bicchiere mezzo pieno. Cataldi..."
L'ex centrocampista viola Stefano Fiore, con un lungo passato alla Lazio, ha parlato a Radio Bruno in vista del confronto tra le due squadre all'Artemio Franchi.
‘Spero che Palladino abbia modo e tempo di lavorare alla Fiorentina’
“Visto l’inizio stentato da parte della Fiorentina, la partita di domenica sarà importante per i viola. Il momento è particolare, si è cambiato tanto, ci sarebbe bisogno di tranquillità e tempo. Speriamo che Palladino abbia la possibilità di lavorare, e il tempo, visto il modus operandi in Italia. Ovvio poi che i risultati prendano il sopravvento, ma c’è poca pazienza in generale. Quanto successo a De Rossi ha del pazzesco, dispiace. Oggi troppo facilmente si attribuiscono le responsabilità ad una persona sola. Si sceglie un allenatore con cui si fa il mercato, 3 anni di contratto a giugno e a metà settembre lo si manda via. Si procede spesso a tentoni, mancano dirigenti di qualità”.
"Si è cambiato tanto, manca la quadratura alla squadra viola, manca equilibrio. Per quanti gol ha subito la Fiorentina, si può guardare anche il bicchiere mezzo pieno, avendo perso una partita sola. Diventa complicato vincere se si subiscono sempre 2-3 gol. Palladino ha dimostrato di fare un bel calcio anche a Monza, deve trovare solidità difensiva, globalmente a livello di squadra, non tanto sul piano tattico, di difesa a 4 o 3, a prescindere perciò da come si vuole giocare".
‘Con Sarri Cataldi è cresciuto tanto, farà una partita di grande cuore’
“Per Cataldi sarà una partita speciale e molto sentita, avrà voglia di dimostrare che la società ha sbagliato. Era l’anima biancoceleste, assieme a Immobile; avrà voglia di rivalsa da una parte, dall’altra l’amore per la sua squadra. Conoscendolo farà una partita di grande cuore e abnegazione, è un calciatore che dà sempre tutto. Sarri lo ha cambiato come giocatore e lo ha migliorato, ha sempre avuto personalità, ora ha maturato anche conoscenze che gli danno familiarità col ruolo”.
