Palladino: "La clausola di Kean? Per me è come un fratello, so che riconosce quanto la piazza viola gli ha dato. La Fiorentina sta crescendo con un'ossatura forte che servirà per il futuro"

L'allenatore della Fiorentina Raffaele Palladino ha parlato della stagione in corso, del mercato e di altri temi che riguardano direttamente la sua squadra in vista di un finale di stagione importante per Firenze e la piazza viola, intervistato dal Corriere Fiorentino.
Tanti cambiamenti e un tempo necessario
“Abbiamo cambiato 19 giocatori - ha detto Palladino - e questo comporta delle difficoltà che sono un bene perché si cresce. Quanto tempo serve? Non lo so. Il tempo è il lavoro, quanto ne metti durante la settimana, quanto i ragazzi riescono a recepire. Magari ti accorgi che stai lavorando tanto durante la settimana, ma che la squadra non sta crescendo. Poi all’improvviso ti sboccia tra le mani”.
Tema mercato
Sul mercato invece il mister gigliato ha detto: “Credo che quando fai tanti cambiamenti e scegli gli uomini giusti, prima dei calciatori, è giusto poi andare avanti insieme, perché la Fiorentina sta creando un’ossatura forte che servirà per tanti anni. Andrà solo inserito qualche valore aggiunto. Io però so di non chiedere sforzi la società, dal presidente Commisso in giù, la pensa allo stesso modo”.
A spada tratta per il gruppo
Non è stato tutto rose e fiori per la Fiorentina in questa stagione e qualche critica è arrivata. Palladino però ha sempre difeso a spada tratta il suo gruppo: “Non mi piace quando vengono dette falsità, quando si parla male del gruppo e si dice che non è con l’allenatore. Tutte cose non vere. Questo mi ha dato fastidio”.
Kean come un fratello. E quella clausola…
L'apporto di Moise Kean ha dato una spinta fondamentale alla squadra: “Era un mio pallino da due anni. Vedevo in lui il mio centravanti ideale. Qui ha trovato un ambiente dove tutti quanti l’hanno accolto bene, è stato amato e si è fatto amare. Ma può crescere ancora. Ha il merito di aver fatto uno step di maturità e di ambizione. La clausola? Conoscendo bene Moise, con cui ho un rapporto fraterno, so che riconosce quanto questa piazza, questo gruppo e questa società gli hanno dato. È un ragazzo di cuore e molto sensibile".