Spagnolo a FN: "Firenze è una delle piazze più ammirate e rispettate nel calcio. I suoi tifosi..."
Settimana "calda" per il mondo delle curve. Per analizzare meglio il gemellaggio tra Fiorentina e Torino e il caos legato al mondo Juve, Fiorentinanews.com ha intervistato Pierluigi Spagnolo, giornalista de La Gazzetta dello Sport e autore di "I ribelli degli stadi, una storia del movimento ultras italiano".
Ciao Gaetano, partiamo da Firenze la Curva Fiesole è un luogo dove il tifo c’è praticamente da sempre, avendo visto nascere dentro di essa gruppi come 7 Bello, Viesseux ed il famoso gruppo Ultras tra i primi in Italia... come è vista Firenze in Italia?
"Firenze è una realtà che nel tifo è stata capace di sperimentare, nella maniera migliore, l'esperienza dei club dei tifosi organizzati, sin dagli anni Sessanta, prima ancora della nascita del movimento ultras, dal 1973. E i club storici (7Bello, Viesseux) forniscono ancora oggi un grande contributo al tifo viola. Sicuramente quella di Firenze è una delle piazze del calcio italiano più ammirate e rispettate, l'esempio di una città che si identifica fortemente con la propria squadra di calcio"
Dopo lo scioglimento dello storico Collettivo Autonomo Viola, la Curva ha avuto un momento di riassestamento, potranno ritornare gruppi storici, a Firenze come altrove?
Non ci sono più le Brigate, a Verona, non c'è più la Fossa dei Grifoni nella Gradinata Nord di Genova. Non c'è più la Fossa dei Leoni del Milan, le Brigate atalantine, il Cav a Firenze, gli Ucn a Bari, solo per fare alcuni esempi. Tra gli anni Novanta e il decennio successivo molte delle realtà ultras delle origini sono venute meno, rimpiazzate negli anni da altre esperienze. Il calcio è profondamente cambiato e di riflesso sono cambiate anche le curve e i gruppi ultras. Non credo che i gruppi del passato potranno rinascere. Credo sia più importante preservarne l'identità, la storia, lo spirito degli anni 80-90, quando il movimento ultras era al picco della partecipazione.
Sabato si gioca Torino-Fiorentina, sfida storica in campo e sulle tribune. Le due tifoserie sono gemellate e unite come non mai. I gemellaggi sono ancora “vivi” come un tempo o questo è uno dei pochi?
Quello tra i tifosi granata e i viola è un legame storico, scaturito - secondo alcuni - da quando la Fiorentina mostrò (tra le prime società italiane a farlo), il proprio immenso cordoglio per la tragedia di Superga. Poi la comune avversione nei confronti della Juve, ha favorito già negli anni 70 la sintonia tra le due tifoserie. Quello tra ultras granata e viola mi sembra un gemellaggio in salute, come ce ne sono pochi oggi. Anche in quello, la geografia delle amicizie tra ultras è molto cambiata, rispetto agli anni 80-90. Oggi ci sono molti più legami con tifoserie straniere, favoriti dai viaggi e dalle esperienze europee, rispetto a 20-25 anni fa. E poi, tra gruppi italiani, molte amicizie e forme di "rispetto", ma meno gemellaggi "vecchia maniera.