Marotta: "In 20 anni in Italia sono stati fatti solo tre stadi. Cristiano Ronaldo prendeva 30 milioni l'anno e veniva considerato come un normale lavoratore dipendente: il sistema va cambiato"
Durante il Festival dello Sport, il presidente dell'Inter Giuseppe Marotta ha tocccato alcuni tasti dolenti del sistema calcio italiano, tra i quali le questioni legate agli stadi e agli stipendi dei calciatori.
“Versiamo un miliardo l'anno allo Stato, meritiamo più riconoscenza”
Sulla situazione degli stadi: “Il calcio versa allo Stato più di un miliardo l'anno, mi sembra doveroso che il sistema legislativo ci riconosca come importante sistema imprenditoriale. Come tale, la questione degli stadi ci riguarda, e in Italia siamo il fanalino di coda: negli ultimi 20 anni sono stati costruiti solo tre stadi (Bergamo, Reggio Emilia e Torino), è necessario che se ne occupi il Ministero delle Infrastrutture affinchè se ne venga a capo”
“Un calciatore non può essere considerato dipendente”
Poi sulla questione stipendi: “Non si può considerare ancora un calciatore come lavoratore dipendente, subordinato alla società. Cristiano Ronaldo valeva 60 milioni di euro, percepiva 30 milioni annui, non esistono dipendenti con questo stipendio. Anche per questo fatto la società spendono tanto, è un modello che va cambiato”.
