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L'ex centrocampista della Fiorentina Maxime Lopez, adesso al Paris FC in Ligue 2 francese, ha parlato al sito gianlucadimarzio.com, raccontando della sua avventura in Toscana lo scorso anno. Queste le sue parole: “A Firenze ho vissuto l'anno più bello della mia vita sotto l'aspetto umano. In alcune circostanze meritavo di giocare di più. Non sono stato un gran giocatore per il club, lo ammetto. Ma anche alcuni miei compagni mi dicevano 'Maxime... Ma perché non giochi?'”. 

E ancora: "Cosa potevo fare? Accetto le decisioni dell'allenatore (Vincenzo Italiano, ndr) con il quale ho avuto un buon rapporto. Adoro 'giocare corto'. Ecco, lui mi ha fatto capire che questa è una possibilità. Ma che in certe situazioni si può giocare anche con la palla lunga. E mi è stato d'aiuto per questo". 

E sulle amicizie nel calcio: “Quando cambi divisa perdi tanti amici. Nella passata stagione ho avuto un amico come Jonathan Ikoné che mi ha aiutato parecchio. Un 'frere' (fratello). Abitavamo a dieci secondi di distanza, mi passava a prendere per andare agli allenamenti. E anzi ne approfitto per mandargli un grande abbraccio visto che nei giorni scorsi ha perso suo papà. Ho legato anche con Nzola e Kouame”. 

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