Sabiri calcia un piazzato. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Sabiri calcia un piazzato. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Giornalista de La Nazione e appassionato tifoso viola, Stefano Cecchi a Radio Bruno analizza l'avvio di stagione della Fiorentina toccando molti aspetti legati alla squadra di Italiano.

Ecco le sue parole: “A Genova abbiamo assistito ad una trasformazione della Fiorentina, una squadra che pensavamo dovesse andare sempre a mille per vincere. La Viola ha gestito bene il risultato e Nzola ha tenuto tantissimi palloni, permettendo anche l'opzione del lancio lungo. L'angolano non è al 100%, poi a me è sembrato utilissimo anche se non ha segnato, e la Fiorentina ha totalizzato 4 reti. Nico Gonzalez è fondamentale per i meccanismi di gioco di Italiano. Nico però non è un 10, è un grandissimo 7. Ma per me il 10 è altro: non è obbligatorio dare questa maglia a qualcuno. Anche a Genova l'argentino non è stato troppo coinvolto, ma non fa mai giocate banali. Sabiri? Una scommessa, se non va bene peccato ma non è la fine del mondo. Come sostituto di Saponara poteva starci”.

Poi ha proseguito: "La Fiorentina deve acquistare un centrale difensivo, non si può partire con la coppia Milenkovic-Ranieri e Quarta come alternativa. Mina a me stupì moltissimo nel 2018, ma Mina nel calcio di Italiano dobbiamo vederlo, è più lento di Igor. Christensen l'ho visto, e mi sembra che in uscita non sia molto sicuro, non male tra i pali e bravo nel lancio lungo. Al momento a centrocampo la squadra ha pochi ricambi, che sono Duncan e Infantino, anche a centrocampo serve altro alla rosa".


 

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