L'occasione Cristante e il segnale lanciato da Palladino. C'è bisogno di luce nella foschia del centrocampo
In queste ore di avvicinamento alla partita con il Torino, è sbucato fuori un altro nome per il mercato della Fiorentina, che dopo esser partita svelta con gli arrivi di Valentini e Folorunsho, adesso è vigile, nell'attesa di capire quale ruolo abbia la priorità. I fastidi perenni di Cataldi hanno imposto una nuova dottrina alla squadra mercato, adesso sulle tracce di un mediano per rinsaldare la formazione di Palladino. Prima il nome di Bondo, adesso quello di Bryan Cristante, centrocampista che attira gli apprezzamenti di Pradè.
Un infortunio da guarire e una chance per sistemare il centrocampo viola
Cristante non ha preso parte all'ultima uscita della Roma, rinata grazie alla saggia cura Ranieri, così come alle precedenti 9, a causa di uno stop alla caviglia. Lo stesso ex Atalanta sembrava già sul mercato la scorsa estate, a seguito di una - presunta - lite con De Rossi, segno della sua minor imprescindibilità nel progetto Friedkin. Trent'anni a marzo, un Europeo in bacheca ma soprattutto la consapevolezza di poter dire ancora la sua in Serie A. In molti probabilmente storceranno il naso difronte a questo nome, un profilo che non può accendere la libido come invece farebbe un attaccante da 20 gol a stagione. Ma la falla, il vero problema ad ora della squadra di Palladino risiede nel mezzo. Quel vuoto lasciato da un altro ex della Capitale che aveva trovato un'ottima intesa con Adli, lo stesso che potrebbe essere colmato da un abile palleggiatore e catalizzatore di gioco.
Luce in mezzo a tanta nebbia
I dubbi intorno al suo acquisto, o magari - più verosimilmente - prestito - sono da ricercarsi nel suddetto infortunio che da inizio dicembre lo sta tenendo lontano dai campi. La caviglia non è più gonfia e da una settimana pareva pronto al rientro, ma la mancata convocazione con il Genoa potrebbe non essere dovuta soltanto al mercato. Nella Fiorentina Cristante si inserirebbe in quel centrocampo avaro di alternative, dove regna attualmente l'unico superstite Adli, sceso tuttavia bruscamente di rendimento, come tutto il resto della banda. E' l'esperienza il punto forte dell'italo-canadese: due campionati portoghesi, un inaspettato trionfo a Euro 2021 e tanti anni passati in Italia con le maglie di Palermo, Milan, Atalanta e Roma. A Firenze, Bryan troverebbe terreno fertile e gentile dove rilanciarsi, con la possibilità di alleggerirsi, di sentire meno quelle pressioni che solo la Capitale può lanciare addosso. Insomma, un colpo che magari finirebbe in sordina per tanto degli addetti ai lavori, ma darebbe una grossa mano-amica a una squadra che ha bisogno di un faro in mezzo a tanta nebbia.