Bucchioni: "Per alcuni la Fiorentina valeva zero, ho sempre difeso squadra e mercato. Da Dodô a Ikone, stiamo vedendo vero volto della Fiorentina. Cabral ha capito cosa vuole Italiano"
Il giornalista Enzo Bucchioni commenta a Radio Bruno lo stato di forma della Fiorentina, evidenziando la crescita della squadra viola e analizzando la svolta di vari singoli. Ecco cosa ha detto: "Quella vista finora non poteva essere la vera Fiorentina. Per alcuni questa squadra valeva 0. Io ho sempre difeso il mercato, ho dato 7 perché il valore dei giocatori arrivati era quello, sottolineando come alcuni giocatori non stessero rendendo per come potessero. Italiano non è un matto e cambia la formazione in base a come gli gira, così per cambiare. Nelle sue formazioni 7-8 giocatori sono sempre i soliti. Se poi ti mancano titolari come Gonzalez, devi adattarti. L’argentino ora è tornato e si vede. Logico poi che con il maggiore numero di impegni sia necessario il turnover".
Quindi Bucchioni prosegue: "Penso a Dodô, un calciatore con 20 partite in Champions. C’erano dei perché, dall’ambientamento, ai problemi fisici, ma il giocatore si è visto. Quante volte ci siamo interrogati su Ikone? Ha avuto bisogno di più tempo di altri, ma negli spazi ha delle qualità importanti. Dopo le difficoltà ora stiamo vedendo il vero Ikone. Ora la speranza è che si siano tolti le paure e si trovi continuità. Firenze è una piazza che ti può esaltare ma devi dare risposte. Ci sono 40000 persone allo stadio che ti danno il cuore. Ci sono calciatore che ne beneficiano, altri che sentono la pressione. Mandragora è stato anche nel giro della Nazionale, elemento importante. Ha faticato ma ora sta bene e si vede che giocatore è".
Poi conclude: "E le punte? Mantengo la cautela. Cabral col Milan ha fatto una partita pazzesca, e pensare che non ha fatto gol. Si è mosso come deve fare il centravanti di Italiano, coi movimenti giusti, che favoriscono i compagni. Finalmente sta bene ed ha capito come stare in campo. E’ arrivato in condizioni non adeguate sul piano fisico. Jovic non poteva essere quello visto finora. Non so se il gol col Milan lo sbloccherà. Ma è l’atteggiamento ad essere diverso. I dirigenti viola dovranno capire se dovrà essere acquistato un centravanti o se andranno bene i due attuali. Dipende dal percorso di crescita e dal livello a cui si vuole arrivare".