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Capirlo sarebbe importante: ma Nico Gonzalez sta bene o no? Che sugli acciaccati viola ci sia un inspiegato velo di mistero, questo è noto da tempo, ma gli allenamenti in gruppo sembrano far capire che l'argentino stia tornando in forma dopo una fastidiosa tallonite. Il rimedio per una guarigione rapida e sicura sarebbe il riposo totale, ma nella carriera di un calciatore si sa, di tempo per riposarsi ce n’è poco, soprattutto in una stagione del genere. Le convocazioni però si accumulano e i minuti in campo scarseggiano, con prestazioni non di certo esaltanti. E pensare che stiamo parlando di uno dei migliori della scorsa stagione, che ha fatto vedere quanto sia in grado di spaccare le partite e di dare una mano a un reparto offensivo mai come ora in difficoltà.

E allora qualche dubbio sul Mondiale in arrivo viene, perché dopo un inizio di stagione da 200 minuti in campo dopo 14 partite, è legittimo venga. La voglia di partecipare alla Coppa del Mondo per un giocatore del genere è innegabile e la paura di una ricaduta sulle proprie condizioni fisiche c’è. Limitare così tanto l’impiego con la propria squadra di club, però, è un danno non da poco, per una Fiorentina spuntata, con poca fantasia e tanta necessità di un giocatore come lui.

Tutti si aspettano di rivederlo presto in campo da titolare, anche perché il cambio al 45’ della partita contro la Lazio ha dimostrato che la forma dell’argentino sia un minimo decente. Che la stagione di Gonzalez inizi solo dopo la rassegna in Qatar, non ce lo possiamo permettere. Proprio no.

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