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Due gol fatti e un assist in campionato, una rete realizzata e un altro assist in Coppa Italia. Ma anche tanto minutaggio e molta qualità. La Fiorentina ha deciso di prestare al Cagliari Riccardo Sottil, convinta che un allenatore come Eusebio Di Francesco avrebbe potuto valorizzarlo e da questo punto di vista ha avuto ragione, perché il ragazzo in Sardegna si sta mettendo decisamente in mostra.

Una crescita, quella di Sottil che, inutile dirlo, il club viola sta seguendo da vicino con molto interesse. Anche perché c'è la convinzione di riportare a casa il figlio d'arte al termine di questa stagione. Non dimentichiamoci che i dirigenti gigliati hanno lasciato sì il diritto di riscatto al Cagliari, ma si sono tenuti anche quello di ricompra per avere l'ultima parola in merito. E non c'è dubbio di che tipo di parola stiamo parlando in questa circostanza.

In molti, tra tifosi e commentatori hanno detto in questi mesi: "Non potevamo tenerlo noi? Avrebbe fatto sicuramente comodo". Il problema però è stato uno con Sottil: la scelta di darlo via è stata calibrata in base al fatto che in panchina c'era Iachini e lui non sarebbe stato funzionale al suo 3-5-2, in qualità di esterno a tutta fascia. Su una considerazione del genere ci possiamo anche discutere sopra, però la scelta è stata fatta e, forse, visto come stanno andando le cose, per il suo processo di crescita è stato meglio mandarlo altrove.


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