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Il piccolo, ma significativo, bagliore emesso da Riccardo Sottil nell'ultima settimana ha riportato alla mente l'inizio della stagione 2022-23: anche lì l'esterno cresciuto nel vivaio viola sembrava pronto a spiccare il volo, a imporsi come titolare indiscusso della fascia mancina. Salvo poi doversi arrendere a problemi alla schiena che lo portarono addirittura ad operarsi e a stare fuori per quasi quattro mesi. Lì finì in pratica la sua stagione, ravvivata da un gol importantissimo al Lech Poznan che rimase però episodico.

Quest'anno per Sottil invece tante apparizioni ma deludenti, tante prestazioni al di sotto delle attese, un gol splendido alla Salernitana seguito da esultanza inopportuna, per usare un eufemismo. Un'altra lunghissima pausa fino allo splendido bis tra Sassuolo e Bruges e quindi un'altra battuta d'arresto sfortunatissima, alla clavicola. Un Sottil ad intermittenza, protagonista di alcuni flash anche folgoranti ma fin troppo rari: a giugno, mese in cui compirà 25 anni, sarà tempo di profonde e definitive riflessioni, per capire su che strada si vuol procedere. Con altri due anni sul contratto i tempi sono quelli giusti.

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