Il pupillo di Commisso che finora ha deluso. Ma solo lui può salvarsi da una triste tradizione
"Senza paura di essere smentiti possiamo affermare che questo Amrabat è lontano anni luce da quello di Verona". Queste le parole del telecronista di Sky Sport Maurizio Compagnoni durante il commento di Fiorentina-Genoa, e come dargli torto.
Finora l'acquisto che più volte Commisso si è vantato di aver scelto personalmente, ha deluso tutte le aspettative possibili. Anche dopo che, con l'arrivo di Prandelli, è stato risistemato nel suo ruolo ideale in mezzo al campo. Tecnica, corsa, capacità di tenere il pallone incollato al piede e poco altro: decisamente non abbastanza per accontentare i tifosi della Fiorentina.
Nessuna giocata decisiva, nessun rischio veramente utile alla causa. E se a questo aggiungiamo il rigore in movimento fallito lunedì sera, roba che in Serie A non si può e non si deve vedere, la situazione diventa ancora peggiore. Quando la squadra non gira, è vero, i singoli fanno fatica ad emergere. Ma è vero anche che sono proprio i giocatori migliori a doverla prendere per mano, trascinandola con le loro giocate.
Per farlo Amrabat ha ancora un po' di tempo, ma non così tanto come si può pensare. Firenze sa attendere, soprattutto quando ne vale la pena, ma negli ultimi anni sono troppi i giocatori di buona reputazione che con la maglia viola hanno invece deluso. Includere Amrabat in questa triste tradizione sarebbe davvero un peccato, ma dipenderà solo da lui.