Tempo di bilanci e scelte per Bianco, tra esclusioni e gettoni in viola. Quale bicchiere vedere?
La miseria di 70’ ma la sensazione di meritarne molti di più: tempo di nuovi bilanci per Alessandro Bianco alla Fiorentina. La prima annata da componente stabile della prima squadra viola ha visto finora un calciatore molto ai margini anche se ben inserito nel gruppo. Bianco ha ottenuto 3 gettoni in Conference League, giocando al massimo 45’ in Lettonia contro il Rigas. Il giovane centrocampista piemontese nella folta mediana viola ha accumulato esclusioni senza mai avere una vera occasione.
“Bianco? Sta crescendo, siamo molto contenti di lui, per essere il primo anno in prima squadra. Non forziamo decisioni e non acceleriamo i tempi, Alessandro è un ragazzo intelligente e molto più sveglio rispetto ai suoi coetanei. Può continuare ad andare forte”. Queste le parole di stima di mister Italiano alla vigilia proprio della gara contro il Rigas. E’ stato proprio Italiano a far debuttare Bianco contro il Cosenza in Coppa Italia, permettendo all’ex Torino e Chisola di entrare ufficialmente nel calcio professionistico. Senza dubbio giusto attendere il momento migliore per valorizzare un calciatore, soprattutto se cresciuto in casa e patrimonio difeso dalla società, ma a 20 anni Bianco ha bisogno di migliorarsi in campo.
Il calciatore ha rinnovato fino al 2026, con opzione fino al 2027 quindi sembrerebbe evidente l’intenzione della Fiorentina di puntarci. ‘A gennaio? Vediamo, Alessandro è sereno. La scelta di rimanere in prima squadra era già pensata da tempo: per il ragazzo è meglio così’. Si è espresso in questo modo di recente il procuratore Giuseppe Galli, che cura gli interessi di Bianco. Società e giocatore avranno tutto il tempo per valutare al meglio quale strada intraprendere per concludere al meglio la stagione e valutare poi il futuro.
Bianco è una risorsa da valorizzare al meglio per finalizzare a dovere il lavoro svolto dal settore giovanile della Fiorentina. Solo così si potrà rendere effettivo il passaggio al piano superiore degli elementi meritevoli, senza riempirsi soltanto la bocca di belle parole e proclami.