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Fiorentina, non conta l’allenatore. Questo, ormai, credo che lo si sia visto e capito. O meglio, non contano questi allenatori. Montella, Prandelli, Iachini, tre tecnici diversi e per diversi motivi non allenatori top al momento.

Questa Fiorentina, costruita male e condita da errori su errori, non è mai diventata una squadra, né tatticamente, né come gruppo. Mai novanta minuti con continuità, mai la sensazione di tranquillità, di sicurezza. Distrazioni continue, giocatori come Pezzella (il capitano) che ad inizio stagione chiede di essere ceduto e che la società decide di tenere annunciando la sicura partenza a fine stagione. Solo un esempio, per capire quanto questa Fiorentina non abbia fondamenta. Quanto sia debole e fragile, anche nelle proprie individualità. E allora gli allenatori c’entrano davvero poco. Ma anche questi discorsi rimangono appunto tali davanti a questa situazione.

Adesso c’è da salvarsi ed è tornata la paura. Stasera occorrono punti, subito. Per poi battere Bologna e Crotone (perché fare risultato nelle altre partite rimane difficile). Ma meglio non fare calcoli, meglio darsi una svegliata immediata. A costo anche di esclusioni eccellenti, di decisioni forti. Il momento è arrivato. Fuori i nomi, se non sono all’altezza. Spazio a chi sta bene, a chi ha la testa sull’obiettivo. A chi vuol rimanere a Firenze. Perché una retrocessione in Serie B per questa proprietà sarebbe semplicemente tragica. E rischierebbe di far crollare un castello che soltanto due anni fa sembrava dorato.

Poi, comunque vada, si riparta tutti con maggiore modestia. Perché da fuori, sembra manchi questa. Dagli errori si impari: proprietà, squadra, dirigenza, stampa, città. La Fiorentina da tre anni a questa parte è una delle peggiori squadre della Serie A. Lo stesso Gattuso, dopo i primi colloqui con la Fiorentina, ancora non ha trovato l’accordo definitivo. I viola hanno scelto e lui vorrebbe venire. Ma le distanze, su come costruire la squadra dei prossimi anni, ancora ci sono. E potrebbero diventare insuperabili se non si ascolteranno di più le richieste di chi, quella squadra, la potrebbe allenare. A forza di avvicinarsi al fuoco ci si brucia.

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