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Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport si legge l'analisi della partita di Conference League giocata dai viola contro il Ferencvaros. La squadra di Italiano viene definita “Pazza Fiorentina: disastrosa per 60 minuti, irriconoscibile, in balia degli avversari. Va sotto di due gol e potevano anche essere di più. Poi, grazie soprattutto ai cambi, diventa bellissima, dirompente: rimonta, crea decine di occasioni sfumate di un soffio e alla fine meriterebbe la vittoria contro un ottimo Ferencvaros guidato dalla vecchia conoscenza Stankovic che però davanti alla scatenata Viola diventa piccolo piccolo". 

E ancora: “Il Ferencvaros di Deki sapeva sempre come muoversi, aveva una freschezza atletica, e diremmo anche tecnica, superiore. Di sicuro il turnover ha inciso: si aprivano voragini dove il convalescente Biraghi si faceva puntualmente saltare da Zachariassen, Sottil davanti non aiutava perché non teneva un pallone contro Makreckis e Mandragora era in giornata nera sia in interdizione che in fase offensiva (due tiri telefonati). C’era anche Maxime Lopez al posto di Arthur, che veniva poco cercato ma si vedeva che non è ancora entrato nei meccanismi di squadra. Il secondo round, che ha visto subito Parisi al posto di Biraghi, è cominciato sulla falsariga del primo e dopo 5’ minuti la Viola subiva il 2-0 ad opera di Cissè su angolo di Ben Romdhane che forse non c’era. Dopo qualche minuto Italiano ha rotto gli indugi: dentro Arthur, Barak e Kouame per un 4-3-3 e la musica è subito cambiata”. Prima il ceco e poi Ikoné a completare la rimonta viola con il 2-2 finale. E adesso la Fiorentina dovrà correre per trovare un posto al sole nel girone di Conference League.

Pradè: "L'abbiamo approcciata male, poi con i cambi quasi devastanti. Ci teniamo la reazione, Nico sfortunatissimo, non avrebbe segnato neanche tra 10 ore"
La considerazione da parte del ds Daniele Pradè, al media ufficiale viola:"L’abbiamo approcciata male, abbiamo regala...

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