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Sviluppi in merito all’inchiesta Prisma, che punta a far luce sulle operazioni di mercato, sui conti della Juventus negli ultimi anni dell’era Agnelli. C’è un altro guaio in vista per la società torinese, dal momento che i magistrati della Capitale hanno aperto una nuova inchiesta.

Una nuova inchiesta

Oltre alle indagini chiuse dell’inchiesta Prisma, i magistrati romani hanno aperto una nuova inchiesta sulla Juve. La Procura di Roma vuol vederci chiaro sul bilancio chiusi nel 2022, ma in particolare sulla nota integrativa presentata in occasione dell’ormai celeberrima seduta del cda bianconero di fine novembre 2022, quella in cui Agnelli e gli altri membri presentarono in blocco le dimissione. 

Secondo gli inquirenti della Capitale, la dirigenza Juve – pur sapendo di essere oggetto di indagini da parte della Procura di Torino – non avrebbe adeguato i propri comportamenti in materia di gestione economico-finanziaria del club. Indagini, comunque, in questo caso ancora allo stadio iniziale.

La Juventus spiega che “la società e i propri esponenti destinatari dell’avviso potranno, entro venti giorni, prendere visione ed estrarre copia degli atti di indagine per l’esercizio dei propri diritti di difesa”. In 12, ora, rischiano di finire a processo.

Chi è che rischia

Nomi altisonanti, tra cui quello dell’ex presidente della Juve Andrea Agnelli, tornato a palesarsi sui social dopo la sentenza della Corte di giustizia Ue contro il monopolio Uefa e Fifa nell’organizzazione delle competizioni calcistiche internazionali, e di ex dirigenti come Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e Fabio Paratici. Non dovrebbero esserci invece ulteriori conseguenze per il club bianconero.

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