Il “terzo incomodo” come spalla di Milenkovic: fra i due difensori goleador, Mina resta ancora un oggetto misterioso per Italiano
A quasi metà precisa della stagione, possiamo affermare che non solo Yerry Mina ha ricoperto sin qui un ruolo modestissimo all’interno della rosa di Italiano...bensì che resta ancora un oggetto del mistero. Arrivato in estate da svincolato, l’esperto centrale colombiano ha trascorso più tempo dentro all’infermeria del Viola Park, che non sui prati di allenamento. Solo nelle coppe, appena però contro Genk e Parma in casa, il tecnico “se l’è sentita di rischiarlo”, portando una casa una buona prestazione contro i belgi, ma pure una pessima contro quelli di Serie B.
Non c'è spazio con Quarta e Ranieri
Ma non c’è solo una tenuta fisica claudicante. L’ex Barcellona è stato chiuso dagli exploit di Martinez Quarta e Ranieri, i difensori goleador, nonché emblemi della rivoluzione del ‘nuovo Italiano’. Le 9 reti (nove!) che hanno consegnato alla Fiorentina uno come Mina, con tutto il rispetto, se le sogna (nonostante con il Genk ci fosse andato vicino, prima di Quarta). La spalla di Milenkovic, allora, non potrà che ritrovarsi in uno di questi due che, vista la forma eccellente, possono anche giocare insieme, da soli.
A quando mai la sua prossima gara dall'inizio?
Con l’inizio del nuovo anno, viene dunque da chiedersi quale sarà il futuro impiego di Mina. Per ciò che abbiamo potuto vedere finora, gli unici attaccanti che è in grado di fronteggiare giocano nella terza competizione europea, che però la Fiorentina riprenderà solo a marzo. Né con il Bologna in Coppa Italia (sfida secca) né tantomeno in Supercoppa (ghiotta occasione di giocarsi un’altra finale), Italiano lo sperimenterà dal 1’. Piuttosto, come è solito ultimamente fare, potrebbe inserirlo a gara in corso – in realtà, dall’85’ in poi – per mettere in cassaforte il risultato. Ovverosia l’unica utilità che possiamo fin qui rintracciare nella figura di Mina all’interno della rosa della Fiorentina.