Troppi errori e una cessione inevitabile, ma Igor era pur sempre uno su cui potevi contare. Un sostituto di cui, ad oggi, non si può dire la stessa cosa
La cessione di Igor, al di là dell'aspetto economico sicuramente vantaggioso per la Fiorentina, era diventata inevitabile. Troppi gli errori del brasiliano nell'ultima stagione, troppo profonda la ferita del gol che è costato la Conference League. Al suo posto è arrivato Mina, giocatore di cui ormai conosciamo bene la situazione sul piano fisico.
Senza farla troppo lunga, in quattro parole, un giocatore non pronto. Lo sappiamo fin dal giorno del suo arrivo: Mina andrà aspettato e, ad oggi, è impossibile dire se e quando potrà dare il suo contributo alla causa. Di fatto, allora, la Fiorentina può contare solo su Milenkovic, Ranieri e Martinez Quarta per quanto concerne il ruolo di difensore centrale, volendo mettere per un attimo da parte il giovane Comuzzo.
Il punto, però, forse non è tanto questo. Quanto, semmai, il fatto che un giocatore in crisi ma comunque integro fisicamente come Igor sia stato sostituito con una vera e propria scommessa. In altre parole: il brasiliano stava offrendo un rendimento al ribasso, ma era pur sempre uno su cui potevi contare. Possiamo dire lo stesso di Mina? Al momento no, in un futuro (quanto lontano?) non si sa. Con la speranza di non essere di fronte a un altro caso Nastasic.
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