L'addio di Rui Costa, le lacrime collettive e la fine di una certa idea della Fiorentina
Nella storia della Fiorentina c’è un addio che, rispetto agli altri, ha segnato la storia della società e coinvolto emotivamente i tifosi. Ci riferiamo a quello di Manuel Rui Costa, che oggi ha compiuto 49 anni (Auguri, Manuel!). Quanto successe al Franchi il 13 luglio 2001 è entrato di diritto nella leggenda del club, ma anche della stessa Firenze. Sia per la perdita del giocatore in sé, ma anche per il significato dietro a quest’addio: da quel momento in poi, non sarebbe più stata la Fiorentina ammirata negli anni Novanta e in grado di sfiorare lo Scudetto nel ’99.
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Per 85 miliardi di lire lasciò Firenze per andare a Milan: la sua cessione permise alla società di rimpolpare le casse, rimandando di una stagione l’inevitabile epilogo del 2002. Una giornata tristissima per tutti gli amanti della Fiorentina, e quindi anche dello stesso Rui Costa: memorabili le sue lacrime il giorno dell’addio, così come quelle dei tifosi presenti sugli spalti del Franchi per dirgli addio.
Sette anni a Firenze sono un lasso di tempo enorme, soprattutto nel calcio di oggi. Il portoghese e la Fiorentina si innamorarono a vicenda, per questo quel pomeriggio d’estate fu un duro colpo per tutti. Quell’addio rappresentava la fine di un’idea speciale di Fiorentina e l’inizio della discesa che avrebbe portato al fallimento. Firenze si rendeva conto che i sogni di gloria di soltanto qualche anno prima erano destinati a rimanere tali e che per tornare grandi, sarebbe dovuto trascorrere molto tempo.
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