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Il presidente della Fiorentina e le sue posizioni tra campo e stadio


L’ultimo Rocco Commisso ci piace. E’ un Commisso che sta cercando di capire, che difende i suoi uomini ma che ha l’aria di chi, da adesso in poi, non scherza più. Ha voglia di sbagliare meno possibile, dal punto di vista sportivo, e questa frenata necessaria non ha cambiato il lui la voglia di esserci, di scalare posizioni, possibilmente di vincere. Altrimenti non avrebbe chiuso per il centro sportivo più grande d’Italia, altrimenti non perderebbe tempo ed energie per costruire il nuovo stadio. A proposito, lo ha ribadito: NUOVO. E detta così sembra di capire che si vada sempre più verso la direzione Campi Bisenzio, come sosteniamo da tempo.

Rocco però adesso ha bisogno di capire chi sta con lui, e i tifosi dovranno sforzarsi un po’. Meno polemiche, più fiducia verso le scelte fatte poi, come sempre, saranno i risultati a parlare. Ma in un momento dove lo stadio è vuoto, dove hanno più peso le polemiche via internet che i cori della curva Fiesole, Rocco ha bisogno di sentire unità d’intenti. Soprattutto dopo aver speso quello che ha speso. Soprattutto dopo aver regalato a Firenze un qualcosa che rimarrà per sempre e che sarà un vero fiore all’occhiello, come il centro sportivo.

Mettiamola così, fidiamoci un po’ di più. Tanto cambia poco. Ma almeno non si corre il rischio di gettare al vento, per amor di polemica, una grande occasione. Perché Rocco Commisso rimane una grande occasione e merita tempo e fiducia. Come merita di poter sbagliare qualcosa, dopo appena quindici mesi di Italia e di calcio italiano.

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