La Fiorentina e i soliti errori di "testa". Perchè per essere ambiziosi, occorre sbagliare poco o niente
Dalle stelle di sabato al Franchi contro il Milan. Alle stalle al Castellani contro l'Empoli. Nonostante una prestazione comunque buona da parte della squadra. Ci teniamo a sottolinearlo. Per lunghi tratti dell'incontro, la squadra di Italiano ha fatto tutto bene. A partire dalla difesa, dove Quarta e Milenkovic si sono trasformati per più di ottanta minuti di due autentici muri. E poi il possesso palla, le verticalizzazioni e molto altro.
La sensazione, dopo la sconfitta subita in 120 secondi dalla Fiorentina a Empoli, è che i limiti per compiere il definitivo salto, stiano sopratutto nella testa. Perchè dopo il pareggio (manco a dirlo) dell'ex Bandinelli, la squadra di Italiano è crollata mentalmente.
Le tante occasioni sprecate nella ripresa, si sono riversate come un boomerang sui gigliati dopo il pareggio empolese. E in quei casi, spesso è inutile riversarsi in avanti, per giunta con gran confusione. Alla prima ripartenza, infatti, è arrivato il 2-1 della squadra di Andreazzoli.
Limiti mentali, appunto. Perchè ogni qual volta la Fiorentina deve passare una prova di maturità, come quella contro gli azzurri, fallisce. Fa parte del percorso, certo. Ma se c'è ambizione e la gara si mette interamente dalla tua parte, non è possibile commettere sempre gli stessi errori di "testa".
E come affermato anche da capitan Biraghi, dalle parti del Centro Sportivo, già dalle prossime ore, servirà subito un esame di coscienza. Perchè il campionato è ancora lungo; e martedì a Firenze arriva la Sampdoria.