Si scrive Amatucci, si legge futuro
Con l’avvicinamento progressivo alla ripresa del campionato, la Fiorentina sta per chiudere il proprio programma di amichevoli. Proprio in questi test, fatta eccezione per la partita contro il Monaco, Vincenzo Italiano ha schierato praticamente tutti i giocatori della rosa viola, misurando anche il livello di alcuni giovani della Primavera. Ragazzi come Kayodé, Favasuli e Distefano si sono fatti trovare pronti in più occasioni, ma il miglior golden boy del mese di dicembre è per distacco Lorenzo Amatucci.
Le qualità del classe 2004 sono emerse già dal primo match contro l’Arezzo, ma il ragazzo è riuscito anche a migliorarsi. Le sue prove migliori sono arrivate contro l’Always Ready e nell’International Cup in Romania. Per chi conosce il mondo della Primavera, in ogni caso, non c’è da stupirsi: Amatucci è il pilastro del centrocampo, un elemento imprescindibile nell’undici titolare di Aquilani.
Il 18enne, fra l’altro, è probabilmente l’unico regista puro della Fiorentina, tra prima squadra e Primavera. Dotato di tecnica altamente sopra la media, Amatucci ha tra i piedi l’intera manovra della squadra, che passa dai suoi comandi. In fase di non possesso, nonostante un fisico piuttosto esile, i suoi movimenti permettono sempre di dare fastidio all’avversario: l’uso del corpo rende efficaci i suoi recuperi e lo aiuta nel proteggere la sfera. In stagione, nel Campionato Primavera, è già a quota 3 assist, due dei quali sono autentiche perle da punizione.
Insomma, un ragazzo in grande crescita, con caratteristiche uniche, con qualità importanti, che può beneficiare della grande fiducia di Italiano e della società nei suoi confronti. La Fiorentina del futuro prevede Amatucci in mezzo al campo e le premesse fanno soltanto ben sperare.
Le qualità del classe 2004 sono emerse già dal primo match contro l’Arezzo, ma il ragazzo è riuscito anche a migliorarsi. Le sue prove migliori sono arrivate contro l’Always Ready e nell’International Cup in Romania. Per chi conosce il mondo della Primavera, in ogni caso, non c’è da stupirsi: Amatucci è il pilastro del centrocampo, un elemento imprescindibile nell’undici titolare di Aquilani.
Il 18enne, fra l’altro, è probabilmente l’unico regista puro della Fiorentina, tra prima squadra e Primavera. Dotato di tecnica altamente sopra la media, Amatucci ha tra i piedi l’intera manovra della squadra, che passa dai suoi comandi. In fase di non possesso, nonostante un fisico piuttosto esile, i suoi movimenti permettono sempre di dare fastidio all’avversario: l’uso del corpo rende efficaci i suoi recuperi e lo aiuta nel proteggere la sfera. In stagione, nel Campionato Primavera, è già a quota 3 assist, due dei quali sono autentiche perle da punizione.
Insomma, un ragazzo in grande crescita, con caratteristiche uniche, con qualità importanti, che può beneficiare della grande fiducia di Italiano e della società nei suoi confronti. La Fiorentina del futuro prevede Amatucci in mezzo al campo e le premesse fanno soltanto ben sperare.
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