Fenucci: "Il Bologna ha trovato un alchimia grazie al lavoro di Italiano. La Champions ci ha fatto bene, senza i ricavi..."
![](https://slyvi-tstorage.fra1.cdn.digitaloceanspaces.com/l55653056712_tml1252706465537_222098117845_1707325687594604.png)
Questo pomeriggio l’amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci, ospite della rubrica Goal Economy di Radio TV Serie A, ha parlato dei motivi per i quali il club rossoblu stia continuando a confermarsi nell’alta classifica. Questo un estratto:
"Siamo arrivati con Saputo quando il Bologna era in Serie B, abbiamo vinto il campionato, ci siamo consolidati in Serie A grazie agli investimenti della proprietà. Abbiamo avuto qualche difficoltà in una stagione risolte con l'arrivo di Sinisa Mihajlovic e progressivamente siamo migliorati riuscendo a qualificarci per la Champions League”.
"Aver giocato in Champions ci ha dato tanto"
Ha sottolineato anche l’importanza di avere un allenatore come l’ex Fiorentina italiano: “In questa stagione, dopo un normale assestamento per una proposta di gioco nuova, abbiamo trovato una alchimia di squadra che funziona grazie al lavoro di Vincenzo Italiano, dello staff e dei giocatori. La vittoria con il Borussia Dortmund in Champions ha valorizzato il percorso. Aver disputato la massima competizione europea ci ha aiutato poi a rendere ancora meglio in campionato. Mettiamo in campo prestazioni di livello e di alta intensità. Siamo soddisfatti, ma non dobbiamo fermarci. Siamo ambiziosi”.
“Senza ricavi non si va da nessuna parte. L'Atalanta è un modello”
L’AD del Bologna ha sottolineato poi l’importanza dei ricavi: "C'è un impatto diretto con gli introiti della Champions League. È significativo ma per ragioni di ranking non a livello così alto come Inter e Milan per esempio. Questo ci consente di migliorare il bilancio e di chiudere in utile alla fine dell'anno. Non nascondo l`importanza di un secondo fattore: la competizione europea crea un valore aggiuntivo sui componenti della rosa. Per noi la competitività sportiva rimane centrale ma dobbiamo prendere in considerazione come questa crescita va finanziata anche da qualche trasferimento di calciatori. C'è una società maestra in questo: l'Atalanta. Un modello difficilmente replicabile; al di là della competenza della famiglia Percassi e del grande lavoro fatto da Gasperini ci sono delle condizioni legate al lavoro sviluppato nel settore giovanile e al mercato dei trasferimenti”.
“Siamo al lavoro per la riqualificazione del Dall'Ara”
Ha poi concluso parlando di stadio: “Il calcio italiano ha la necessità di dotarsi di impianti nuovi. Non c'è un progetto pilota o un modello unico. Lo snellimento delle procedure amministrative, anche con l'intervento di un Commissario, e il reperimento di risorse finanziarie possono essere dei punti comuni di partenza. Il percorso del "Dall`Ara" è relativo a una riqualificazione ed è un iter molto complesso, con costi superiori rispetto alla costruzione di uno stadio nuovo. Nel 2019 siamo partiti con un piano economico-finanziario di supporto ma è stato stravolto dopo il covid e abbiamo visto lievitare i costi di costruzione, come in tutto il settore dell'immobiliare, riducendo in maniera significativa il ritorno degli investimenti. Inizialmente i costi si aggiravano intorno alla cifra di 130 milioni di euro, oggi i milioni sono 220. 40 di questi vengono messi dal Comune di Bologna con il quale c`è una collaborazione positiva, il resto è una parte a debito e una parte finanziata da Saputo con la necessità assoluta di un contributo pubblico su cui sta lavorando il Ministro Abodi”.