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Tra le tante diramazioni che può assumere la crisi della Fiorentina, una di queste porta direttamente a Gaetano Castrovilli. Cosa sta succedendo al numero dieci della Viola? Una domanda, questa, che a Firenze e dintorni si stanno chiedendo in tanti. Anche perché il pugliese è uno dei giocatori che dovrebbe fare la differenza per la squadra di Prandelli. Almeno in teoria, visto che da diverso tempo il Castro sta rendendo al di sotto le aspettative.

Il centrocampista è stato scoperto da Montella, che ha puntato su di lui con convinzione fin dall'inizio della passata stagione. Con risultati ottimi, visto che fino all'interruzione del campionato per il Covid - e nonostante le difficoltà della Fiorentina - era stato uno dei migliori. Poi, con la Serie A ripartita a giugno, sono cominciate le prime difficoltà, passate in secondo piano perché la squadra di Iachini è riuscita ad ottenere la salvezza con relativa facilità.

In questa stagione Castrovilli è partito fortissimo: prima la rete da tre punti contro il Torino, poi il gol a San Siro e infine la doppietta contro l'Udinese. Quattro gol e un assist nelle prime cinque partite, una partenza micidiale. Poi, di colpo, il nulla: il numero dieci della Fiorentina è calato sia nei numeri, ma soprattutto nel rendimento. E a rimetterci è tutta la squadra, che ha un incredibile bisogno dei suoi giocatori più talentuosi. Di quelli in grado di saltare l'uomo e creare superiorità numerica.

Quando è stato in giornata, ad esempio contro il Crotone, tutti i compagni di squadra ne hanno tratto beneficio e dai suoi piedi sono partite le occasioni migliori per Vlahovic e compagni. Sicuramente non domenica, visto che il centrocampista è stato tra i peggiori in campo a Marassi. Urge che Castro torni al più presto su quei livelli. Per sé stesso ma anche e soprattutto per la Fiorentina.


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