E’ davanti che si gioca il futuro della Fiorentina e che si misurano le vere ambizioni. Non si esce da nomi di livello se davvero si vuole migliorare la squadra
Il mercato si muove, la Fiorentina anche. Con Parisi già viola, Arthur in arrivo, si potrà pensare al portiere e al centravanti. L’obiettivo è Dia, ma prima ci sarà da piazzare Cabral. La Fiorentina attende un'offerta concreta per il brasiliano, poi cederà anche Amrabat al miglior offerente.
Mercato che piace, movimentato, con l’idea di costruire una squadra migliore con Italiano che sta indirizzando gli acquisti, i nomi giusti. Fidarsi di lui l’imperativo.
Terzic che se ne va, Igor idem. Cifre importanti che entrano nelle casse, che dovranno essere spese per acquistare gol. Già, sembra proprio questa la cosa che ancora manca: le reti. Degli attaccanti e degli esterni, se davvero si vuole pensare di ‘aggredire’ il sesto posto, se si vuol pensare di lasciare alle spalle squadre come Atalanta o Roma.
Occorre alzare il livello di qualità là davanti, occorre trovare calciatori che decidano le partite. Oggi, di questi, a Firenze ce ne sono pochi. Lo stesso Gonzalez, indubbiamente il migliore per qualità e tecnica, non è un goleador. Inutile nasconderci: Dia, Berardi, Scamacca. Non si esce da nomi di livello se si vuole migliorare la squadra. E’ davanti che si gioca il futuro della Fiorentina dei prossimi anni e che si misurano le vere ambizioni. Ma questo inizio ci intriga.