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Il caso "politico" del calcio italiano è stato quello del Milan negli ultimi mesi: prima la bocciatura e l'esclusione dalle coppe da parte della Uefa, quindi la riammissione a luglio inoltrato ad opera del Tas di Losanna. E a distanza di tre mesi quest'ultimo organo ha emesso le motivazioni per cui ha deciso di riaccettare la posizione dei rossoneri, a danno della Fiorentina, che avrebbe fatto i preliminari di Europa League. Di base c'è stata una differenza di tempistica nella decisione dei due organi, scrive La Gazzetta dello Sport, perché al momento della sentenza del Tas era subentrato il Fondo Elliott a Yong Hong Li. E' inevitabile però ora che la Uefa pretenda un business plan credibile per l'immediato futuro e che imponga un po' di austerity al Milan, che dovrà comunque rientrare del suo debito nei prossimi anni.


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