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Gonzalez Fiorentina
Un'esultanza di Nicolas Gonzalez. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

Si può constatare serenamente che quanto ci si aspettava da Nico Gonzalez non sia stato raggiunto in tutto e per tutto: l'argentino si è certamente elevato al di sopra della gran marmaglia di compagni di reparto che ha avuto, pur non raggiungendo vette di eccellenza. O almeno non con continuità, perché al primo anno saltò alcune gare, al secondo una buona mezza stagione e al terzo quasi tutto il rush finale. 

Gli si può imputare una presenza da fantasma ad Atene (più che a Roma e a Praga) ma Nico Gonzalez resta anche quello da 38 gol (1 per ogni milione incassato dalla sua cessione) e 19 assist, in un generale deserto che gli è stato “costruito” attorno. Non avrà regalato trofei ma non è neanche il “bidone” che qualche ingenuo sognatore pensa di aver rifilato alla Juve (così come bidoni non erano né Chiesa, né Vlahovic).

La Fiorentina ha incassato sì, circa una decina di milioni in più di quelli spesi nel 2021: non l'affare del secolo ma un'operazione utile a fare un po' di plusvalenza e a togliersi uno scontento di casa. Oltre a fare un po' di budget, in parte forse già usato per i vari Kean, Colpani e Gudmundsson. Da godere però c'è poco quando uno dei big della rosa se ne va e più che gongolare su presunte bidonate date altrove, ci sarebbe da scansarne di ulteriori in entrata. Memori degli assurdi sprechi messi in atto con gli incassi di Chiesa e Vlahovic.

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