"Punto su Sottil, se fallisce stasera significa che a Firenze non sfonderà mai. Il ciclo di Commisso non è negativo, attenzione ad Aquilani per logiche di 'famiglia'"
Il giornalista e tifoso viola Marcello Mancini ha parlato ampiamente a Lady Radio della sfida di stasera tra Fiorentina e Club Brugge, concentrandosi su varie tematiche chiave della semifinale d’andata di Conference League.
“L'accesso alla finale di Conference League può suggellare una stagione comunque positiva, in qualsiasi modo la si guardi. Sarebbe un risultato importante, con le emozioni che accompagnano questo momento, dal futuro del tecnico viola al ritorno di Commisso. La Fiorentina a questo punto della stagione è ancora in corsa per qualcosa come l’anno passato, è questo non è poco. Il Bruges è forte ma è scontato dirlo, in semifinale squadre deboli non si trovano. L’Aston Villa sembra poter essere la più forte della competizione. La Fiorentina deve vincere 2-0, vincere con un paio di reti di scarto farebbe dormire sonni tranquilli. Gli altri risultati, a cominciare dal pareggio, sarebbero complicato e non darebbero alcuna certezza”.
‘Sottil, ora o mai più. Arthur può far girare la squadra’
“Gonzalez è il primo della lista per trovare il gol, ma confido molto in Belotti che prima o poi si dovrà sbloccare. Il fatto che si impegni non mi accontenta, deve fare gol non essere generoso. Poi punto su Sottil; per me è una grande delusione, credevo molto in lui ma è stato un disastro finora. Adesso per lui è ora o mai più, se stasera gioca e fallisce può serenamente andarsene ad un’altra squadra perchè significa che a Firenze non sfonderà mai. Oggi però dobbiamo sfruttare senza se e senza ma il suo entusiasmo e la sua euforia dopo il Sassuolo. In mezzo sceglierei Arthur perchè se sta bene fa girare tutta la squadra. Il tiro da fuori di Mandragora può essere una carta da sfruttare se non si riuscisse a sfondare. È un peccato che non ci sia Castrovilli in lista UEFA, non capisco perchè non sia sfruttato con maggiore continuità in campionato”.
‘Commisso enfatizzò le attese dei tifosi della Fiorentina al termine del ciclo dei Della Valle'
“Quando Commisso arrivò disse cose che enfatizzarono l’entusiasmo e le attese dei tifosi della Fiorentina al termine del ciclo dei Della Valle. I precedenti proprietari hanno portato grandi giocatori, da Toni a Gilardino fino a Rossi, Cuadrado, Joaquin, l'elenco è lungo, non ci si possono scordare tanti anni in cui la Fiorentina è stata in primo piano. Poi la chiusura del rapporto dei marchigiani con Firenze è stata disastrosa. Se però si fa una valutazione dall’esterno, non si può dare una valutazione negativa se si tirano le somme della gestione di Commisso, ma a Firenze siamo negativi a prescindere e c’è delusione. Aquilani avvantaggiato per la logica di ‘famiglia’ che guida le scelte di Commisso e il tecnico romano è un prodotto di questo percorso, del quale ha apprezzato certi valori conoscendolo bene. Non sarebbe una scelta priva di polemica, Aquilani è considerato ancora molto acerbo per una piazza ambiziosa come quella della Fiorentina".