Oltre mezzo milione sequestrato a Fagioli e la carta di credito lasciata in... gioielleria. Il play viola avrebbe adescato anche Zaniolo: viola salvi senza puntate sul calcio

Lo scomodo filone di indagini sul calcio-scommesse non ha ancora abbandonato la strada dei due Nicolò viola: Fagioli e Zaniolo. Dall'inchiesta sui circuiti illegali di scommesse infatti sono emerse varie chat con protagonista soprattutto il centrocampista, oltre a Tonali, in virtù del ruolo attivo che avrebbero avuto i due nell'adescare altri colleghi (parliamo del periodo 2021-2023). La procura di Milano intanto ha ordinato il sequestro di somme importanti: per quanto riguarda Fagioli addirittura 693.000 euro. Da quanto emerge inoltre il classe 2001 teneva in custodia la propria carta di credito presso una gioielleria, utilizzata dai vari protagonisti per ‘pagare i propri debiti, tramite acquisto fittizio di Rolex, poi mai ritirati’.
Meno male non c'è il calcio di mezzo
Tra le altre cose, a suo tempo secondo le chat raccolte, sarebbe stato lo stesso Fagioli a coinvolgere nel circuito guidato da Tommaso De Giacomo anche Zaniolo, oltre a Bellanova e Cancellieri. Oltre al lato penale, su cui la Procura di Milano sta indagando, alla Fiorentina e al giocatore interessa anche la giustizia sportiva: secondo la ricostruzione dell'avv. Grassani al Corriere dello Sport però, il fatto che le puntate non abbiano mirato partite di calcio in ambito Figc, Fifa e Uefa (ma più il gioco d'azzardo) escluderebbe ulteriori sanzioni a livello sportivo. In sostanza rimarrebbe il disagio a livello privato ma l'attività agonistica non dovrebbe avere scossoni.