Tra campo e musica: "La cultura pop in Italia ha bisogno di Moise Kean. Oltre ai grandi numeri alla Fiorentina, sa incarnare i gusti e i valori della generazione più rap della storia italiana"
Esse Magazine è una rivista digitale nata nel 2016 su Instagram e YouTube che approfondisce temi musicali legati alla cultura urban in Italia e all'estero. In casa Fiorentina, un personaggio che sicuramente, fuori dal campo, fa parte della scena, è Moise Kean. Oltre al calcio, l'attaccante della Fiorentina ha una passione per la musica e negli anni ha scritto e pubblicato alcune canzoni. Questo un articolo dedicato dalla rivista al giocatore viola, tra campo e musica, dal titolo “La cultura pop in Italia ha bisogno di Moise Kean”:
“Quante volte hai sentito nominare calciatori in un brano della tua playlist e quante volte hai sentito nominare calciatori italiani in attività di quest'epoca? Probabilmente pochissimo e diciamo non proprio per colpa dei rapper. Per quanto il discorso puramente calcistico e tecnico ci interessi il giusto in questa sede, è lampante l'assenza di personaggi popolari di successo nello sport più seguito d'ltalia che riescano a incarnare il concetto di coolness dal punto di vista delle nuove generazioni, come è accaduto per esempio l'ultima volta solo con Balotelli, non a caso ancora un grande riferimento per una star 2024 come Simba La Rue a più di dieci anni dal suo boom. Questo da un lato fa sicuramente male all'appeal del calcio italiano in sè, ma lascia anche un buco in una cultura pop dove i rapper sono praticamente quasi gli unici che negli ultimi vent'anni sono riusciti a ricoprire con successo e longevità questo ruolo, con poche intersezioni di successo tra il mondo del rap e del calcio che non sembrassero forzate. Ma per fortuna esiste Moise Kean.
Da anni è una grande promessa del calcio italiano che quest'anno da quando ha trovato centralità nella Fiorentina, sembra finalmente pronto a diventare certezza. Moise è un italiano di seconda generazione, è un signor attaccante, sa essere stiloso esteticamente dentro e fuori dal campo ed è anche un rapper con un podcast autoprodotto che ha ospitato personaggi del calibro di Capo Plaza, Artie 5ive e i colleghi McKennie e Leao (con cui avrebbe pronto un joint allbum). Insomma riesce a rappresentare a 360 ‘idea di personaggio sportivo interessante nel 2024 e le ottime statistiche ottenute fino ad ora quest’anno che lo stanno proiettando sempre più nell'ottica di essere l'attaccante copertina della nazionale italiana. Un ragazzo di grande talento che è in grado però anche di incarnare i gusti e i valori della generazione più rap della storia italiana che fino ad oggi nel calcio aveva sempre e solo trovato senso di nostalgia e storie lontane da quello che è la cultura pop italiana oggi. E allora anche per questo ci sentiamo di ripeterlo volentieri ad alta voce: per fortuna esiste Moise Kean".