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Dopo il trionfo in Coppa Italia, con ottime prestazioni e grazie al contributo di Dusan Vlahovic, sceso dalla prima squadra a fare la differenza, i giovani della Primavera della Fiorentina proveranno a dire la loro anche per il campionato. Attualmente terza in classifica, la squadra di Bigica ha permesso a vari elementi di mettersi in mostra. Ottime risposte sono arrivate dal portiere Ghidotti, che si è imposto come titolare ed ha offerto grandi prestazioni. Reattivo, sicuro, deve lavorare sul gioco con i piedi e sulla concentrazione nell’arco dei 90 minuti di gioco, ma tecnicamente il giovane viola è un profilo davvero interessante.


Protagonista di una grande crescita il terzino destro ligure Gabriele Ferrarini. Intraprendente, dotato di una grande gamba, il difensore viola è un cursore cruciale per il gioco di Bigica, e quest’anno il suo contributo è diventato tangibile anche in zona gol. Con un necessario e mirato lavoro in fase difensiva, Ferrarini può diventare un elemento da valutare in ottica prima squadra per il futuro.


In mezzo al campo, ha superato ampiamente le aspettative Nicky Beloko, svizzero di origini camerunensi. L’ex Sion ha un struttura fisica compatta, discreta tecnica e grande forza aerobica. Ruvido, tatticamente decisamente migliorabile, ha già catturato l’attenzione di Montella, guadagnandosi la convocazione in prima squadra. Il suo agente non a caso l’ha definito un ‘bisonte’.


Il vero talento della squadra è però il maiorchino ‘Tofol’ Montiel, mancino di eccellente qualità tecnica e grande personalità. Il ragazzo è assistito da Ramadani, ed il suo impatto in viola è stato rilevante, con il debutto in Serie A già messo a referto nella partita col Torino. Montiel ama svariare dalla trequarti in su, partendo spesso da destra per accentrarsi e liberare il piede forte o smarcare i compagni; pericoloso Molto vivace e scattante ma anche discontinuo il francese Koffi, da limare tatticamente e da rivedere in fase di conclusione. Infine, stagione un po’ al di sotto delle aspettative per il toscano Marco Meli, rallentato da qualche problema fisico. Il centrocampista offensivo classe 2000 è però un giocatore su cui lavorare con attenzione, perché molto versatile e intelligente in campo, in grado di agire come mezzala ma anche da seconda punta o partendo dall’esterno.


E voi che ne pensate? Quali elementi della formazione Primavera viola sono i più futuribili?


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