Le pagelle di Fiorentina-Cagliari: Rubino cestina in campo e... pure dal dischetto. Braschi: missione compiuta solo a metà
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Eliminazione a sorpresa per la Fiorentina Primavera. I ragazzi di Galloppa, dopo aver rimontato due volte il Cagliari, sono stati eliminati ai rigori. Sconfitta per 6-5 per i Viola, a cui niente è servita la doppia rimonta targata Tarantino e Braschi.
Le pagelle
Vannucchi 5,5: subito impegnato da un tiro ravvicinato, risponde - come suo solito - presente, ma non può assolutamente nulla sul rimpallo che vede il vantaggio di Trepy. Poco dopo la mezz'ora il pallonetto del numero 94 lo becca impreparato, colpevolmente fuori dai pali. Non para nessun rigore: l'unico sbagliato dai sardi viene da un errore.
Kouadio 5,5: il numero 26, inamovibile per Galloppa, sgasa anche per vie centrali, guadagnandosi una deviazione che per poco trovava la porta avversaria. Nella ripresa prende fiducia come tutti i suoi compagni, ma non basta per sfondare.
Sadotti 5: tornato oggi dopo l'infortunio al posto di Baroncelli - che non è stato portato nemmeno in panchina - subisce il rientro rimanendo fuori posizione in occasione del raddoppio dei sardi. Galloppa nel post partita avrebbe riferito che ha giocato con la febbre. Trapani 5,5: (dal 45') sbaglia diversi appoggi, confermando le difficoltà della retroguardia contro una squadra che pressa bene e alto.
Elia 5: con Romani a riposo tocca a lui, ma è protagonista (in negativo) nell'occasione del vantaggio ospite con uno sfortunato rimpallo. Stesso discorso per Sadotti, è completamente fuori posto quando Trepy sorprende Vannucchi con il lob.
Scuderi 6: la manovra si sviluppa di più dal lato di Kouadio, mentre è dal suo che il Cagliari sale pericolosamente: più volte nella prima frazione, Vannucchi è costretto a mandare in corner per rimediare alle sviaste dei suoi compagni. Romani 6: (dal 90') entra solo per tirare il penalty: precisissimo all'angolino, il suo l'ha fatto.
Ievoli 5,5: il capitano, con Rubino in posizione più avanzata, riesce a trovare meno spazio per l'inserimento, un discorso che vale anche per le punizioni, lasciate al numero 11. Gudelevicius 6: (dal 56') prova a dare più ordine nel mezzo, ma la manovra viola passa quasi sempre dalla difesa direttamente all'attacco. Negli ultimi scampoli dei tempi regolamentari, crossa basso e male cestinando da due buone zolle di campo.
Keita 5: razzola poco nei primi venti minuti, predica nel deserto insieme al suo compagno di reparto Ievoli nella prima mezz'ora. Il primo rigorista spiazza il portiere dopo una gara tuttavia abbastanza insufficiente. Sperso.
Lamouliatte 5: alla sua prima da titolare, l'esterno destro n°7 aiuta anche in fase difensiva, essendo nella sua natura. Mazzeo 5,5 (dal 45') non è pimpante come con la Samp, un po' timido l'ex Sestese all'inizio… fino al minuto 85 quando spreca davanti al portiere il gol certo del 3-2.
Rubino 5: tornato in Primavera dopo l'ultima convocazione con la Prima Squadra, ci prova dopo 5' con un tiro stoppato sul nascere. Pochi minuti più tardi spara alto, confermando la sua voglia di segnare, così come al 41' quando viene fermato a botta sicura davanti allo specchio. Cestina una grande occasione da dentro l'area non riuscendo ad aprire il piattone; calcia come quinto ai rigori e si fa ipnotizzare da Iliev. Male oggi il numero 11 di Galloppa.
Braschi 6-: fa fatica a farsi trovare dai compagni, Scuderi non la porta su abbastanza, ma nella ripresa è decisivo: al 65' una sua conclusione rasoterra sul primo palo trafigge Iliev, pescando la rete della doppia rimonta. Dopo il gol si accende e prende anche coraggio per qualche dribbling, ma il quarto tiratore ai rigori calcia in modo prevedibile e se lo fa parare. Peccato.
Tarantino 6,5: la punta centrale riesce in qualche sponda, ma i suoi appoggi non trovano poi l'imbucata del falso nueve Rubino. Al 43', dopo una grandissima chance per Rubino, si gira da vero centravanti e la mette all'angolino basso per accorciare sulla squadra di Pisacane. Bertolini sv (dal 81'): nonostante un'evidente fasciatura alla coscia riesce a sfondare un paio di volte dalla sinistra, ma i suoi palloni nel mezzo non trovano Braschi, passato a punta dopo la sostituzione di Tarantino. Dagli undici metri finali la mette dalla parte opposta rispetto all'angolo scelto dal portiere.