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Dovevano essere i colpi da novanta del mercato, i giocatori che avrebbero cambiato i connotati alla Fiorentina. Più di Kean, più di De Gea: Gudmundsson e Colpani avevano tutte le carte in regola per essere gli acquisti decisivi per la corsa alla Champions. Invece oggi sono entrambi infortunati, ai box, in infermeria. E non è la prima volta che capita. 

Gudmundsson: è sola ‘sfortuna’?

Albert Gudmundsson, numero 10 della Fiorentina.

L'islandese era già stato fuori più di un mese dopo lo stop di Lecce, dal quale si è ripreso con grande fatica. Colpani, come certificato dal comunicato della società, aveva già avuto problemi alla caviglia. Ora, l'infortunio che preoccupa di più è sicuramente quello di Gudmundsson, che rischia seriamente di aver terminato qui la propria stagione. Sfortunato, non c'è altro da dire, ma anche il “degno” erede di Nico Gonzalez, anche lui talento, di cristallo, come la sua tenuta fisica. E pensare che a Genova aveva disputato 37 partite su 40 nella sola, scorsa stagione…

I riscatti che hanno pesato sul rendimento

Colpani Fiorentina
Andrea Colpani in primo piano. Foto: Vicario/Fiorentinanews.com

Colpani, invece, non rimarrà fuori più di tanto ma la sensazione è quella che il posto da titolare lo avesse già perso prima ancora di ri-farsi male. Malasorte, anche per l'ex Monza, che a Firenze non è mai veramente riuscito a mettersi in mostra, nemmeno nel filOTTO fra ottobre e novembre. E adesso il club dovrà iniziare a ragionare su di loro: entrambi sono in prestito alla Fiorentina, entrambi con diritto, e non obbligo, di riscatto. In realtà, quello dell'ex Genoa è un prestito oneroso (a 8 milioni di euro, già pagati), con obbligo a determinate condizioni (fissato a 17 + 3,5 di bonus). Cifre importanti, forse pure elevate per una società che aveva deciso di non pagarne 15 per l'ottimo Torreira. Per Colpani i numeri non sono poi così diversi: 4 milioni, già andati, per il prestito, 12 (+ 2 di bonus) per il riscatto. Sfidiamo qualunque tifoso razionale a confermarne uno solo o addirittura entrambi.

Speranze ormai sopite

Un peccato. Un vero peccato dover parlare di Gudmundsson e Colpani in questi termini. E non dei due trascinatori dell'attacco di Palladino, come sarebbe dovuta andare nelle idee del tecnico che aveva lanciato il trequartista italiano a Monza. Alla fine la scena se l'è presa Kean e il secondo miglior giocatore offensivo è ancora Beltran, conferma della passata stagione. L'argentino avrebbe anche minori qualità tecniche degli altri due, ma la sua garra e anche la sua duttilità tattica lo rendono il “cocco” di tutti gli allenatori. Le cose, comunque, potrebbero essere andate diversamente. 

Palladino avrebbe potuto fare di più?

Palladino avrebbe potuto crederci di più, in una primadonna - si passi il termine - come Gudmundsson, lasciandogli carta bianca per dipingere, con fantasia, la sua tela preferita. Con Colpani, invece, si ritrovano meno colpe nell'allenatore: è vero che prima giocava in una posizione più centrale del campo, ma un calo di rendimento così drastico non può essere annoverato esclusivamente nelle poche, e scarse, idee offensive di Palladino. 

Ma quanto dovrà stare fuori ora Gudmundsson? Per il ritorno ci sarà da attendere. L'amara presa di coscienza di Palladino
Ma quanto dovrà stare fuori adesso Albert Gudmundsson? L'attaccante della Fiorentina ha riportato la frattura del passa...

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