Kean sembra Hulk, anche se non diventa verde. Finalmente Gud è aperto al dialogo. Fagioli prima bussola, poi perde l'orientamento. De Gea potrebbe fare un solitario

Il primo tempo è una pietanza da leccarsi i baffi. La Fiorentina segna due reti e spreca almeno quattro nitide occasione per incrementare il bottino. In porta De Gea potrebbe farsi un solitario a carte. Ma negli spogliatoi, come spesso capita, la Fiorentina si trasforma… in peggio.
Il secondo tempo dei viola è una sbobba stile rancio militare. Si alternano affanno e sofferenza. Il gol di Kean è una boccata di ossigeno che il rigore provocato da Fagioli brucia. Il meccanismo viola continua ad incepparsi, però il passaggio del turno salva, al momento, la stagione e, forse, la panchina di Palladino. Ed è difficile valutare se questo è un elemento.
Fagioli – 5,5 – Nel primo tempo è la bussola della squadra, tutti si rivolgono a lui per orientare il gioco. Nella ripresa perde lucidità e regala ai greci il rigore che riapre la partita.
Gudmundsson – 7 – Finalmente aperto al dialogo con i compagni. Trova il gol grazie a una deviazione. La sua autonomia si limita a 45 minuti.
Kean – 8 – Non si tinge di verde ma pare l’incredibile Hulk quando si alza e si scrolla di dosso un avversario. Ogni contrasto è un round sul ring, ma lui la spugna non la getta mai. Segna il gol della qualificazione. Un punto in più perché colora le azioni con smorfie e gesti da attore consumato. Il palcoscenico del Franchi è tutto suo.
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