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Il ct dell’Italia, Luciano Spalletti, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro Israele, match che potrebbe vedere l'impiego dal primo minuto di Moise Kean, attaccante della Fiorentina:

“Difficile rimettere gli stessi undici in campo”

“Dopo la vittoria con la Francia, questa partita può diventare una trappola se non ci arriviamo come ci dobbiamo arrivare. Difficile riproporre in blocco la formazione vista in Francia, perché è difficile che possano smaltire in due giorni la fatica. Nella rifinitura vedrò come stanno tutti, ma è normale che possa cambiare quattro o cinque calciatori”.

Una nazione come l’Italia avrà sempre venti calciatori per fare una Nazionale forte, al di là del momento difficile che si può attraversare. Magari bisogna essere bravi a saper capire i momenti, ad esempio in questo momento qui non abbiamo il vero purosangue dal punto di vista tecnico o calcistico come poteva essere Baggio, Del Piero o Totti”. 

“Sentimento e sacrificio”

"Ne abbiamo però tanti che sanno adattarsi, che sanno fare molte cose e tornare a un calcio fatto di sentimento e sacrificio. Elementi questi che possono fare la differenza ugualmente, con tutti capaci di fare tutto e di prendersi le proprie responsabilità aiutando il compagno. Contro la Francia siamo stati più di una squadra, come fratelli che hanno fatto squadra e questo ti porta a superare le difficoltà”.

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