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Italiano Fiorentina

"A Verona, nel secondo tempo, sembrava di vedere una Fiorentina da villaggio vacanze, ma prima delle vacanze c’è una partita vera”. L'aveva commentata così - Benedetto Ferrara - la prestazione assai deludente della Viola in Veneto, caduta da una squadra che, prima del match, occupava la quartultima piazza della Serie A. Ed effettivamente, quello che abbiamo visto al Bentegodi, è stato uno spettacolo al limite del pietoso, con una Fiorentina svogliata, demotivata e senza nemmeno l'apparente impressione di rendere orgogliosi i propri tifosi saliti in trasferta da Firenze.

Quattro, come i gol subiti nelle ultime due partite. Troppi, in vista di una semifinale europea

“L’involuzione di Milenkovic e il momento-NO di Ranieri fanno paura - aveva commentato sempre Ferrara su La Nazione - E lasciamo stare i portieri che è meglio", evitando di citare direttamente i nomi di Terracciano e Christensen, il primo colpevole sul secondo gol del Bruges; il secondo invece coinvolto nel rigore “regalato” al Verona. La difesa di Italiano piange e proprio nelle ultime due uscite ufficiali ha subito quattro reti, quasi tutte evitabili.

La speranza però c'è. E si chiama ‘attacco' "ritrovato"

Cosa che non è mai mancata alla squadra sono stati i gol segnati. Sia all'Atalanta, che ai belgi, per non parlare del ritrovato Castrovilli. La Fiorentina - a differenza di altri periodi - sta segnando con costanza e ripetizione, cercando di scacciare via quell'etichetta di “squadra che gioca bene ma non segna”. Il campionato, nonostante la debacle veronese, non è ancora perduto, ma prima c'è l'appuntamento più importante della stagione. A Bruges, il club di Commisso si gioca Coppa e onore, partendo dalla stessa rete di vantaggio con la quale si era ripartiti da Bergamo. Stavolta, però, con maggiore consapevolezza e con la certezza di un reparto offensivo che non sta affatto sfigurando, nonostante le sempre - troppe - occasioni sprecate.


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