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Non occorreva la partita contro il Sassuolo per vedere e capire che questa Fiorentina a gennaio necessitava di una mano. Anzi una forte mano se il desiderio, fino all’ultimo, è quello di lottare per un posto Champions. 

I soliti problemi

Al Mapei il pareggio ci stava, ma la partita poteva finire molto prima se non fosse stata annullata una rete molto dubbia alla squadra di Dionisi. I soliti problemi in attacco, che non possono essere più un caso (quante partite ancora senza le reti degli attaccanti?), una rosa corta in molti ruoli a causa di defezioni più o meno prolungate, una squadra che va in difficoltà quando si alza l’asticella. 

C'è il gruppo, ma mancano i colpi

Per andare in Champions, lo ripetiamo da mesi, occorre alzare la qualità. I piedi buoni, il colpo da fuoriclasse, la punizione da trenta metri. E’ qui che la Fiorentina manca. C’è il gruppo, c’è la grinta, c’è l’impostazione tattica, ci sono gli atteggiamenti. Manca appunto quel qualcosa in più che spesso decide le stagioni. 

Commisso può cambiare la storia

Una sola strada da percorrere: il mercato. Altrimenti rimarrà la solita stagione positiva, divertente, ma con niente in mano. Commisso può fare in modo che non sia così, o quantomeno far vedere di averci provato in tutte le maniere.

Occorre innanzitutto un attaccante, uno che segna. Senza quello non si può arrivare in fondo a grandi livelli. La classifica rimane ottima, la zona Champions è sempre lì. Questo campionato aspetta tutti, figuriamoci una Fiorentina che sta andando benissimo. Ma da adesso in poi i passi falsi costeranno il doppio. Il mercato invernale arriva al momento giusto. 

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