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Sarà un mercato decisivo per la Fiorentina, ma anche e soprattutto per Daniele Pradè. Il direttore sportivo viola è infatti finito spesso nel mirino dei tifosi, specialmente dopo la sessione estiva conclusa con il mancato acquisto di De Paul e l’arrivo invece di alcuni flop. In primis Pedro e Boateng, ma anche Badelj e Ghezzal che non hanno mai conquistato la stima dei fiorentini. Certo, ci furono anche operazioni come quella di Ribery, anche se l’impressione fu che il merito fosse più di Commisso che di Pradè. Decisamente meglio il mercato di gennaio, in cui la Fiorentina ha investito come non aveva mai fatto prima: Duncan, Cutrone, Kouamè e soprattutto Amrabat, strappato alla concorrenza di tante big. Ecco, forse è proprio da lui che Pradè deve ripartire per riconquistare la fiducia della gente. La proprietà è cambiata, le dichiarazioni di Commisso fanno sognare e di conseguenza la piazza si infiamma. Per intenderci, i tifosi non si aspettano solo giocatori buoni, come può essere un Duncan appunto, bensì nomi importanti. Uno per ruolo almeno (escluso il portiere), anche se per l’attacco bisognerà fare delle valutazioni su Vlahovic e Cutrone. In ogni caso il mercato estivo, in qualunque forma si proporrà, dovrà essere quello della consacrazione per Pradè. Stavolta il tempo a disposizione ce l’ha tutto e forse anche più del normale, a differenza dello scorso anno quando il cambio di proprietà rallentò i tempi. In attesa di capire cosa ne sarà di questo campionato, Firenze pensa già al prossimo e la prestazione più attesa, prima ancora di quella dei giocatori, è quella di Daniele Pradè. Tre mesi, forse di più, per costruire una grande Fiorentina.


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