L’ex calciatore viola Sauro Fattori, ex tecnico anche della Fiorentina Femminile, ha parlato a Toscana Tv della prestazione della squadra di Palladino, vittoriosa contro la Lazio nell’ultima gara di campionato.

“Una partita delicata che la Fiorentina non doveva perdere. Con la vittoria si è risollevato il morale a tutto l’ambiente. Palladino ha mostrato la flessibilità che mi aspettavo ma che ultimamente non si era vista. Ha cambiato sistema in base alla partita e le cose sono andate bene: non sempre succederà, ma deve essere contento di questo. Reputo che le soluzioni di giocare a 4 o a 5 in difesa, siano soltanto delle alternative importanti per l’allenatore, significa avere maggiore varietà e il tecnico così si sente tranquillo e sicuro”.

‘Comuzzo il migliore, Mandragora e Biraghi presi di mira’

“Non è questione di difesa a 4 o 5, la riprova è che con la difesa a 4 la Fiorentina è comunque riuscita a contrastare la Lazio. Poi starà a Palladino decidere come schierare la Fiorentina. Con la Lazio Palladino ha visto che la Lazio era in difficoltà ed a un certo punto ha fatto anche il 4-2-4 ed è stata la soluzione vincente. Palladino ha preso una decisione che non è da tutti, scegliendo di togliere Biraghi e Martinez Quarta e lasciando in campo Comuzzo, per me il migliore della partita. Il centrale viola costruisce anche bene. Ha fatto un errore? No, ha segnato Gila, ma non è colpa di nessuno, è stato bravissimo il difensore laziale, ci sono anche gli avversari in campo. Comuzzo ha giocato benissimo anche sul piano tecnico. Mandragora è stato il migliore dei centrocampisti viola, ormai come Biraghi è stato preso di mira. Per me si fatica a trovare i peggiori in campo tra le fila dei viola”.

Il difensore viola Pietro Comuzzo

“La Fiorentina è stata costruita per giocare con Gudmundsson e Kean in avanti. In rosa ci sono 5 centrocampisti importanti, e Palladino non li avrebbe mai voluti se non volesse giocare a 3 nel mezzo. Richardson e Bove sono mezzali, Adli e Cataldi giocano più bassi, Mandragora può fare entrambe le cose. Gosens è stato preso perchè è un quinto. Anche i difensori centrali sono tanti per giocare a 4, e a gennaio arriva pure Valentini. La rosa è anche troppo ampia, e per un allenatore con qualità in tutti i reparti non è sempre facile scegliere. Basti pensare che Parisi è di fatto il terzo a sinistra attualmente, dopo Gosens e Biraghi”.

Il commento sulla questione calci di rigore

“Il rigorista era Kean, poi è entrato Gudmundsson, che è un altro rigorista ma che non giocava dall’inizio. L’allenatore non può dire che il tiratore è Gudmundsson, se non c’è. Non scuso però il fatto che Palladino abbia detto che il rigore lo calcia chi se la sente: l’errore è qui, e già quando c’era Italiano questa cosa ci è costata tanto e lo avevo sottolineato. Kean non ha fatto tante scene, ha parlato con Gudmundsson e accettato la situazione. Poi l’ho visto meno esaltato dopo il 2-1, ma è normale. Se Gudmundsson non se la sente, è giusto averne un altro. Magari Kean è andato proprio a chiedergli se potesse tirare il rigore, non sappiamo cosa si siano detti. Il rigorista designato però ci deve essere. Se Gudmundsson avesse sbagliato il rigore dopo quel confronto? Si sarebbe alzato un polverone…! Anche a Genova l’islandese ha più volte litigato con Retegui sul dischetto”.

E pensare che è ancora lontano dal top...
Il problema al polpaccio, ma anche la settimana in Islanda per il processo. Sono tutti fattori che hanno influenzato que...

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