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Come fosse un Giro ciclistico, la Fiorentina oggi parte per la terza tappa del suo secondo tour de force stagionale. Il primo, iniziato con la vittoria sulla Cremonese e terminato con altri punti sul Verona, non aveva rispettato le aspettative iniziali. Lasciando una rosa debole fisicamente e a metà graduatoria di una corsa che è partita forte per le outsider. Il Giro è poi ripartito col botto, nel senso che l'avversario affrontato è stata la capolista, più consapevole dei propri mezzi e quindi vittoriosa. Il successo in Scozia, però, ha segnato un avvicinamento alla testa di un altro girone che può ancora regalare sorprese.

La Lazio si prospetta dunque come la tappa di montagna che la Viola di Italiano deve affrontare con l'ausilio di un fido gregario. Chi sia quest'ultimo difficile dirlo, anche se l'infervorato Kouamè potrebbe candidarsi per un'altra prestazione da capogiro. Superare, o comunque raggiungere, la cima senza cadere è fondamentale per dare seguito a una corsa che la Fiorentina deve accendere per farsi strada tra le maglie Europee. Maglia rosa a parte, quella color verde (Conference) va riavvicinata perché il sorpasso della compagine monzese è un affronto che nessun scalatore può lasciar passare inosservato.

Tre punti, come a Edimburgo, per poi ottenerli di nuovo contro gli Hearts giovedì: la squadra è (quasi) al completo, perciò il suo reale valore si vedrà adesso. Il secondo tour de force della stagione ha raggiunto la sua terza tappa, ma le questioni in classifica stanno già prendendo una piega decisa. Tocca ai ragazzi di Italiano decidere se stare a guardare da lontano, per avvicinarsi a qualificazione raggiunta nel girone europeo, oppure iniziare a pedalare più forte, per cercare la prima vittoria contro una big. Sarri fa spesso paragoni col ciclismo, quindi stavolta glielo proponiamo noi prima: la Fiorentina sarà una gara sprint oppure una seria contendente alla 'maglia Europa'?


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