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Squadra rivoluzionata nella filosofia e in alcuni uomini, in attesa di integrarne altri, la prima Fiorentina versione 2023/24: una rosa che ha cambiato diversi volti ma soprattutto il suo asse regia-centravanti. Lì dove spesso la manovra si inceppava perché Amrabat non è mai stato a suo agio e né Jovic, né Cabral (come ampiamente sottolineato) non sono proprio quel tipo di giocatore lì. La sensazione è che mai come in questa estate si sia fatto 30, per citare il noto proverbio, e che per fare 31 o 32 basti davvero poco. 

Nella rosa attuale ci sono alcuni elementi oggettivamente non irrinunciabili, per non dire fuori contesto: lo stesso Amrabat che da mesi sogna altri lidi, per non parlare di Quarta o dello stesso Jovic, scalzati dai rispettivi concorrenti. Con le loro uscite, e un saldo tutt'altro che negativo nella voce entrate-uscite del mercato, la Fiorentina può diventare davvero competitiva. Gli identikit sono sempre i soliti: un centrale titolare, possibilmente mancino, e un centrocampista da doppia fase, che possa sopperire all'uscita del marocchino e ad eventuali assenze di Arthur.

Sfruttare l'onda di entusiasmo per sedersi sugli allori e non completare il lavoro, mai come stavolta sarebbe oltreché incosciente, a dir poco delittuoso.

 

 

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