Un anno incolore, l'anonimo bilancio di una speranza mai ripagata. L'esperienza di Brekalo alla Fiorentina è tutt'altro che memorabile
Negli ultimi giorni del mercato invernale del 2023, la Fiorentina rinforza il pacchetto degli esterni offensivi con l'arrivo di Josip Brekalo, a titolo definitivo dal Wolfsburg. Un nome interessante per un calciatore che, in Bundesliga, aveva lasciato a tratti qualche ricordo positivo, ma anche al Torino nell'annata precedente. C'erano delle speranze e dei presupposti di vedere qualcosa, magari non nell'immediato ma anche a lungo termine e senza aspettarsi la luna dal croato, che invece ha offerto pochissimo in maglia viola.
Il feeling con il palo è un'illusione
L'attesa dei primi sei mesi, concessa quasi a prescindere per principio, nasconde qualche frammento che incuriosisce il tifo viola, spesso nascosto in degli spezzoni di partita da subentrato. Diventa subito un tormentone “BrePalo”, per il particolare feeling con i legni dove non è proprio fortunato. In estate l'aspettativa è vedere una crescita più convinta, finalmente con uno spazio disegnato per lui, con Gonzalez dall'altra parte del campo, ma così non sarà.
Un gol, poi il nulla: un'avventura che lascia poco
Il contributo di Brekalo è talmente tanto incolore che a gennaio la Fiorentina lo rifila in prestito all'Hajduk Spalato, dopo giorni frenetici di trattativa. Del croato in viola rimane soltanto la rete segnata a Napoli nell'1-3 della scorsa stagione, poi poco altro. E così anche le più timide aspettative finiscono nell'anonimato di un'avventura che, di emozioni e momenti, ha lasciato davvero poco. Adesso ci sarà il Kasimpasa, una nuova esperienza ancora a titolo temporaneo, stavolta in Turchia assieme al compagno Antonin Barak.