L'elenco delle spese ma senza il conto degli incassi: nel quinquennio di Commisso la Fiorentina è in super attivo e sedicesima nel saldo-spese su calciatori
Le rivendicazioni del presidente Commisso non sono una novità e anche ieri la puntualizzazione sugli oltre 400 milioni investiti sulla Fiorentina è arrivata immancabile. C'è però un distinguo, che poi è alla base di tutto: da un lato ci sono le uscite di cassa per Viola Park, sponsorizzazioni, annessi e connessi, e dall'altra quella per i calciatori.
D'altronde lo stesso Commisso ha giudicato a posteriori come ‘spericolate’ determinate operazioni (come se quella per Gudmunsson non l'avessero pseudo-imbastita i suoi dirigenti), ‘dall’esito non automaticamente positivo'. E non c'è dubbio che una palazzina, un campo da gioco o una struttura di pregio diano più garanzie rispetto a un essere umano il cui rendimento dipende da mille altre variabile. Il punto è che qui si parla di calcio.
In tal senso il Cies ha emesso un rapporto con il resoconto dei saldi di mercato dal 2019 ad oggi, di fatto tutti quelli della gestione Commisso: la Fiorentina nel quinquennio risulta in attivo di 30 milioni (con un +6 globale in questa stagione). In 15 sono davanti alla società viola per saldo peggiore: dal -220 della Juve al -205 del Milan, poi il -138 del Napoli e il sorprendente -125 del Parma (oggi in B). Il Bologna con -61 è sesto e davanti alla Fiorentina ci sono anche Lecce (+1), Cagliari (+13), Genoa (+16) e Spezia (+17). Clamorosa l'Atalanta che con un +126 e la mole di risultati messi insieme la dice lunga sul buon operato svolto.