Bene a metà: il monito di Palladino per una Fiorentina che dà segnali di vita

L'ha detto anche Palladino nella conferenza post partita: “Abbiamo fatto il miglior primo tempo della nostra stagione”. Che potrebbe fare il paio con il secondo vinto con l'Inter a Firenze. Ma i problemi della Fiorentina sono tutt'altro che terminati.
Bene a metà: primo tempo da wow, mentre il secondo…
La vittoria col Panathinaikos, arrivata in bello stile almeno nella prima frazione di gioco, ha rischiato di sciuparsi nei minuti finali, dal rigore “regalato” di Fagioli. L'atteggiamento è l'aspetto principale nel quale la squadra di Palladino manca al rientro dall'intervallo. Non è possibile che una squadra che ha dominato il campo, segnando due bellissime reti e sfiorandone un altro paio, decida - volontariamente (?) - di rinunciare al palleggio, lasciando il possesso nelle mani dell'avversario. Così, non si fa altro che alimentare la fiducia altrui e sminuire la propria, finendo per venire schiacciati nella propria metà campo e rischiando occasioni come il tiro a botta sicura di Tete bloccato da Comuzzo e Gosens. Certi cali di concentrazione non sono ammissibili. Pena, sciupare tutto il buono fatto sino a quel momento.
Con la Juve per il rilancio in campionato
A qualcuno forse potranno apparire pesanti o addirittura fuori luogo queste parole, ma è stato lo stesso Palladino a dire che la Fiorentina non ha i novanta minuti. A certi livelli, basta veramente poco per depauperare un vantaggio costruito con tecnica e coraggio, come poteva succedere - ma per fortuna così non è stato - contro la squadra di Rui Vitoria. L'ingresso in campo di Ioannidis ha spalancato alcune porte, mettendo a repentaglio il passaggio del turno nei tempi regolamentari. Come a Napoli, dove i Viola avevano avuto un moto d'orgoglio solo nel secondo tempo, in Conference si è visto, sia ad Atene che a Firenze, quanto possa essere nocivo abbassare la guardia. La Coppa è stata rimessa in careggiata, il campionato ancora è in alto mare. La sfida con la Juventus però casca a fagiuolo per provare a rimettere in piede una situazione che stava pericolosamente scivolando dalle mani di Palladino.