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Sperava di restare, almeno un altro anno. Perché Franck Ribery di Firenze e della Fiorentina si era innamorato davvero. Lasciarsi, dice, è stato difficile.

Soprattutto per i tanti giorni trascorsi in silenzio, aspettando un telefono che non squillava mai. "È stata dura. In due anni ho dato il massimo perché questa è la mia mentalità. È stato complicato perché per tre-quattro settimane non ho saputo nulla".

"Nessuno mi ha chiamato e questo vuol dire che mi è stato mancato un po’ di rispetto - ha ammesso Ribery - ma non ho mai voluto parlare male di nessuno, tantomeno della società. È un peccato non aver continuato, ma così è la vita e così è il calcio".

Non ha ancora idea di quale sarà il suo prossimo club - scrive il Corriere dello Sport - ma il sogno è comunque quello di restare in Serie A: ha 38 anni, è vero, ma non ha intenzione di smettere ed il calcio italiano lo ha conquistato.

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