Bucchioni: "La Fiorentina ha problemi di gioco da inizio anno. Gudmundsson dà la sensazione di non voler essere protagonista, normale interrogarsi su Palladino senza vittoria con Verona e Lecce"

A Radio Bruno ha parlato il giornalista Enzo Bucchioni, commentando molti argomenti dell'attualità di casa viola e soffermandosi anche su alcuni singoli.
‘I problemi visti col Como ci sono da agosto e dopo il mercato le cose sono peggiorate’
“I punti sono l’unica cosa che torna e non sono pochi. Ma mi dite una partita in cui la Fiorentina ha dominato? Il patrimonio di vantaggio su tante squadre è stato dilapidato. A me piace poco l’intervento di Pradè nel dopo partita, è una strategia sbagliata uscire allo scoperto in modo così dirompente e non è certo la prima volta. Queste cose si fanno negli spogliatoi. Se ora cacci l’allenatore, a 13 giornate dal termine, rovini tutta la stagione. I problemi visti col Como ci sono da agosto, la speranza è che le cose migliorino anche alla luce del mercato fatto a gennaio, invece sono peggiorate. La Fiorentina dal punto di vista del gioco nel corso dei mesi non ha fatto un passo in avanti”.
‘Va bene giocare all’italiana, ma la Fiorentina non può far sempre le barricate'
“La scelta di Palladino è stata curiosa, per filosofia di gioco, dopo quella di Italiano. Si è andati a prendere un allenatore che gioca come negli anni 70, cosa che va bene finchè fai punti. Il problema è che qui si fa fatica a capire quali siano i concetti dell'allenatore, giocare all'italiana non vuol dire fare le barricate davanti alla porta e poi sperare. Fino alla gara con la Lazio al Franchi, il primo mese di adattamento viola era stato drammatico, ora col mercato si è cambiato ancora tanto e anche questo potrebbe aver creato ulteriori difficoltà. Se la Fiorentina non farà risultato contro Verona e Lecce è normale interrogarsi su Palladino. La squadra viola è la più forte da tanti e tanti anni a questa parte".
“Gudmundsson? Bisognerebbe conoscere il giocatore e che tipo di ragazzo è, che carattere ha. Non si capiscono tutti questi infortuni, col Como è uscito dopo aver battuto una culata saltando in maniera scomposta. È entrato con poca testa, si è fatto ammonire. Assenze continue, in precedenza una febbre che dura una settimana. Col Como poteva essere l'occasione di rilanciarlo e metterlo al centro della gara, in una partita in cui manca Kean non può partire dalla panchina. La sensazione che dà però è quella di un calciatore che non vuole diventare protagonista alla Fiorentina”.