Lookman e Terracciano. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com
Lookman e Terracciano. Foto: Fanfani/Fiorentinanews.com

“Eh ma Terracciano è l'ultimo dei problemi”, partiamo dal mantra preferito dei sempre-contenti, per cui splende sempre il sole ed è tutto un Mulino Bianco. Vero che la passata stagione è stata probabilmente la migliore e che, sì di esigenze ce ne sono tante e diverse, ma quel che resta è la non-decisione eterna della Fiorentina.

Perché in quasi tutte le stagioni dell'attuale gestione, si era partiti con una timida confidenza in un numero uno più luccicante, salvo poi arrendersi alla realtà che ha sempre visto Terracciano sgombrare la concorrenza. Prima Dragowski, poi Gollini, quindi il folkloristico Christensen, per il quale si è speso la metà dei soldi che servivano per Vicario un anno prima. Il tutto in attesa di Martinelli, che ha sulle spalle il ‘banalissimo’ peso di diventare il Donnarumma viola.

Un traccheggiamento lungo cinque anni, gli ultimi dei quali davvero proiettati sul giovane classe 2006, una non-scelta al risparmio che potrebbe davvero favorire il baby prodigio viola. Le prime uscite di Terracciano qualche perplessità l'hanno riaccesa, considerata anche la carta d'identità: chissà se l'ennesimo scalpo sarà ancora il suo.

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Diciamocelo francamente. Queste amichevoli hanno poco senso, dal punto di vista sportivo. Come queste tournée fatta dal...

 


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