Che fatica sugli esterni, soprattutto Ikone e così anche Jovic non si vede. Segnali positivi lanciati da Dodô e Zurkowski
Le amichevoli contano fino ad un certo punto, questa è la premessa di tutte le premesse. Però qualcosa su questa Fiorentina ci stanno dicendo.
La partita col Qatar ha acceso una spia che è anche un'eredità della scorsa stagione: quando le squadre si chiudono dietro, la formazione viola fa fatica a creare. Del resto gli esterni, Saponara e soprattutto Ikone, hanno avuto pochi spunti. A questo aggiungiamo anche un rapporto col gol problematico, perché entrambi hanno avuto una bella palla gol a testa nel primo tempo che non sono però riusciti a capitalizzare. Gonzalez, per il poco che è stato in campo, ha fatto vedere giocate e idee più interessanti dei due in questione, nel senso che perlomeno ha tentato l'uno contro uno, ha tentato anche di verticalizzare e non si è limitato all'inutile passaggetto laterale o all'indietro.
Qualche movimento di Jovic, 'attrazione' di questo match, non è stato ideale, è vero, ma guardate anche quanti palloni giocabili gli sono arrivati e allora potete anche capire perché non si sia praticamente visto.
Ma c'è anche qualcosa di positivo che ci portiamo da questa seconda amichevole austriaca. I segnali discreti li hanno lanciati Dodô, alla prima da titolare con questa squadra, e Zurkowski che ci ha fatto vedere il più bel gesto tecnico della giornata con un gran tiro dal limite in girata, messo in angolo dal portiere del Qatar.
Sabato c'è il Betis poi si farà sul serio.