Non abusiamo della bravura di Italiano e di uno spogliatoio che ha già dato il massimo. Fiorentina in deficit di qualità e idee
La Fiorentina comincia a scendere in classifica, anche se l'ultima battuta d'arresto è arrivata dopo una prestazione all’altezza, al termine di una gara in cui la squadra meritava di più e con un altro rigore sbagliato. La differenza tra Fiorentina e Inter l'hanno fatta come al solito gli attaccanti. Quelli nerazzurri segnano, quelli viola no.
Nzola meglio del solito, ma ora tocca a Gonzalez
Nzola meglio del solito, almeno come grinta, ma sotto porta siamo ancora lontani da quello che serve. Forse quella di domenica è stata la sua miglior partita a Firenze, questo la dice lunga sul rendimento fin qui tenuto dall'ex Spezia. Invisibile invece Beltran, in un ruolo dietro al centravanti dove non ha inciso. Le buone notizie, al di là del penalty sbagliato, arrivano dal ritorno di Gonzalez che dovrà essere decisivo da qui in poi.
Questa Fiorentina gioca bene, combatte da squadra, non molla mai. Ma rimane sulla falsariga di quella vista nelle settimane scorse: senza colpi, senza stelle, certe partite non le vinci. Anzi le perdi. Soprattutto se davanti a te trovi l’Inter che, con poco sforzo è riuscita a portare a casa tre punti forse decisivi per la corsa scudetto.
O rinforzi oppure…
Adesso le ultime ore di mercato per capire se e quanto questa squadra e questo allenatore saranno aiutati. Altrimenti sarà il caso di guardarsi più dietro che davanti, perché Atalanta, Lazio, Roma, saranno competitor complicate da adesso in poi. Anche perché questa Fiorentina sembra essere in deficit di qualità e di idee.
Non abusiamo della bravura del tecnico
Lecce, Frosinone e Empoli saranno partite da non sbagliare per ritentare l’aggancio a quella zona Champions che la seconda parte di 2023 ci aveva consegnato. Non sprechiamo tutto, ma non abusiamo nemmeno della bravura di Italiano e di uno spogliatoio che ha già dato il massimo di quello che aveva. Questa è almeno la sensazione.