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Questo pomeriggio Paolo Jarre, noto psicologo ed esperto di gioco d'azzardo che ha seguito da vicino il centrocampista della Fiorentina Nicolo Fagioli, è intervenuto a Radio Sportiva per parlare delle vicende riemerse dalle indagini delle ultime ore.

“Ognuno di noi, ingenuamente direi, si immagina che il gioco d'azzardo attiri solo chi vuole arricchirsi, o comunque migliorare il proprio reddito. Ci sono molte persone che iniziano per gioco, cosi per dire, e poi rimangono intrappolate dagli aspetti attrattivi che il gioco d'azzardo spesso ha: una su tutte l'immediatezza del responso, ma anche la possibilità di scommettere su eventi fino all'ultimo momento. Una volta con il totocalcio si poteva scommettere fino al sabato, adesso invece fino ad un minuto prima dell'inizio di qualsiasi evento". 

“La vita dei calciatori è piena di vuoti: oltre all'allenamento c'è veramente poco”

Ha anche aggiunto. "Questo coinvolge anche persone che apparentemente non avrebbero bisogno di aumentare il proprio reddito, come ad esempio i calciatori. I calciatori sono sicuramente piu a rischio dei loro coetanei perchè hanno tanto tempo libero, le piu grandi squadre infatti si allenano 3 massimo 4 ore al giorno, stanno spesso chiusi in casa perchè er via della notorietà uscire di casa è complicato e molto spesso non hanno altri interessi oltre al pallone e per questo si annoiano molto facilmente. Un telefono connesso h24 ad internet ed applicazioni che ti permettono in pochi minuti di scommettere fanno tutto il resto”.

“Molte delle responsabilità sono delle società che non salvaguardano i propri tesserati”

Il professore ha poi fatto una critica alle società: “E' assolutamente incredibile che in Italia dei ragazzini di 20 anni, che guadagnano milioni all'anno ed hanno un valore di mercato di decine di milioni di euro, non siano gestiti dalle società sportive con attenzione: non si pensa più a salvaguardare il proprio patrimonio umano. In altri paesi e sport le società investono in educatori e tutor che accompagnano tutti i giorni questi ragazzi. In Italia al di là delle ore di allenamento sono fatti del singolo individuo, e questo secondo me è pazzesco”.

“Adesso Fagioli sta meglio, ha alle spalle una società che lo valorizza”

Ha poi analizzato le condizioni attuali di Fagioli: “Adesso sta molto meglio rispetto ai mesi passati perchè gioca in una squadra che lo valorizza. Questo effettivamente riesce a relativizzare i guai che ha passato negli anni scorsi. I nomi usciti in questi anni sono per soltanto la punta dell'iceberg: ci sono studi che confermano che la metà dei 20enni ha almeno giocato d'azzardo nei dodici mesi precedenti. Sono numeri incredibili”. 

“I ragazzi al centro delle indagini hanno già scontato la loro pena, adesso non è facile gestire la situazione”

Ha poi concluso parlando degli effetti che le indagini di questi giorni possano avere sui singoli giocatori: “L'effetto non è sicuramente buono, perché è come essere riprocessati per una cosa per cui si è già passato ogni termine di giudizio e scontato una pena. E' come se la cosa non finisse mai. Ricordo che entrambi i giocatori perseguiti dalla giustizia due anni fa (Tonali e Fagioli ndr) hanno già scontato molti mesi di squalifica piu un percorso di riabilitazione. Sicuramente non gli fa bene. Nel caso di Nicolò, conto che sia irrobustito dal lavoro fatto insieme e dall'esperienza passata.” 

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